Villapiccola, la Regola progetta

AURONZO DI CADORE. Col rinnovo del nuovo cda, la Magnifica Regola di Villapiccola traccia le linee per il futuro, a partire dalle proposte di accordo con il Comune per la risoluzione della disputa sui beni delle Regole, dopo l’annullamento dell’atto d’intesa del 2007. In particolare, la Regola di Villapiccola punta a un aumento dal 3% al 4,5% della percentuale sugli introiti lordi della strada delle Tre Cime fino al 2023, altri cinque anni (fino al 2028) al 15% e che tutta l’area di Misurina sia in capo alle Regole anziché al Comune.
Nel suo intervento il presidente Vittore Cella De Dan ha spiegato come la crisi in atto abbia ulteriormente messo in difficoltà le zone montane: «Mai come ora, questa crisi può trasformare il territorio in un’occasione di sviluppo: agricoltura, artigianato, territorio, prodotti tipici, legno fanno parte della cosiddetta “green economy”, che oggi va tanto di moda e che, con una specifica formazione sul territorio, potrebbe ridurre lo spopolamento della montagna, creando opportunità di lavoro a portata di mano, legate alla cultura che i nostri vecchi hanno tramandato».
In quest’ottica la Regola sta lavorando alla stesura di un bando sugli incentivi legati allo sviluppo del territorio, per chi intende avviare nuove attività in ambito agricolo, artigianale, sociale o culturale. Il consiglio regoliere di Villapiccola ha poi pensato di incentivare la pulizia del bosco attraverso la raccolta della legna, con contributi mirati alla riduzione dei costi sostenuti per il recupero e il trasporto della stessa fino al luogo di destinazione. Il presidente ha poi spiegato come le spese più onerose sostenute dalla Regola di Villapiccola siano state quelle per la strada “Val Scura/Maraia”, realizzata in collaborazione con la Regola di Villagrande, per le manutenzioni boschive, per il servizio di vigilanza boschiva e per l’aiuto alle famiglie tramite un buono scuola per l’acquisto di libri di testo.
Insieme al presidente uscente Vittore Cella De Dan, sono stati eletti Giuseppe Macchietto Tonon, GianPietro Cattaruzza Dorigo, Luigi Larese Filon, Marco Larese De Pol e Severino Larese Santa Caterina e come revisori Giovanni De Filippo Della Nonna, MariaRosa Larese Filon, Giovanni Larese Roia ed Emanuele Larese Cella.
Laura Bergamin
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