«Vantaggi per i bar senza le slot»

Gioco d’azzardo, De Moliner e Patrizia Burigo spingono per fare il regolamento

BELLUNO. In commissione se n’è discusso a lungo, ma in consiglio comunale il regolamento per disciplinare e contrastare il gioco d’azzardo non è mai arrivato. Era all’ordine del giorno della seduta di fine novembre, è stato ritirato con l’obiettivo di coinvolgere le associazioni che fanno parte del coordinamento Slot mob. Sono passati due mesi e i consiglieri Patrizia Burigo e Roberto De Moliner chiedono al Comune di accelerare. «La situazione è preoccupante, il fenomeno del gioco d’azzardo sta aumentando ed è necessario arrivare ad un regolamento in ottica della prevenzione», spiega la Burigo.

«Alla fine del 2013 io e il gruppo Pd avevamo presentato un’interrogazione per chiedere di elaborare un regolamento sulle sale da gioco e i bar che ospitano le slot machine, c’era stata grande sensibilità sul tema ma non siamo arrivati al dunque. Serve un regolamento coraggioso, che faccia da riferimento anche per i territori limitrofi, e che contrasti un fenomeno grave e molto preoccupante».

La ludopatia è una malattia, e la prevenzione diventa fondamentale: «Il Comune dovrebbe disincentivare il gioco, collaborando con Usl, scuole, Sert, il coordinamento Slot mob, la Rete degli studenti», aggiunge il consigliere. Perché solo facendo fronte comune si può combattere un fenomeno che sta creando gravi problematiche sociali.

La Burigo e De Moliner hanno studiato i regolamenti approvati in altre città e propongono azioni concrete per contrastare il gioco d’azzardo: «Sappiamo che per i bar le macchinette rappresentano un supporto agli introiti, ma bisogna fare in modo che gli esercizi commerciali si mantengano anche senza le slot», dice De Moliner. Da questa base nascono le proposte concrete dei consiglieri, che vanno dalle agevolazioni sui tributi per quei locali che elimineranno le slot alla creazione di un albo dei bar “slot free”, che il Comune potrebbe impegnarsi a promuovere, fino ad una campagna di comunicazione con adesivi da collocare sulle vetrine dei locali che rinunceranno alle macchinette.

«È anche importante disciplinare l’orario del gioco, che va limitato agli orari in cui i ragazzi sono a scuola, per evitare che anche i più giovani inizino a giocare», continua De Moliner, «e vanno aumentate le distanze dai luoghi sensibili come scuole, ospedali, centri frequentati dai giovani». De Moliner propone anche di sensibilizzare gli esercenti affinché monitorino le persone che giocano e segnalino i casi delicati al Comune, in modo da intervenire per frenare sul nascere quello che potrebbe trasformarsi in un caso sociale. «Ci auguriamo la commissione venga convocata in fretta, in modo da chiudere il regolamento in tempi brevi», concludono. (a.f.)

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