«Una vallata fresca che produce un vino dai sapori floreali»
BELLUNO. Dalle colline del prosecco Docg alla Valbelluna. Bernardo Piazza, viticoltore di Vidor, ha deciso di investire in provincia di Belluno. E non se ne pente. «Sono un pioniere» spiega, «nel periodo in cui si poteva impiantare glera per la produzione di prosecco Doc ho scelto di puntare su questa valle per le sue caratteristiche geografiche: è una vallata che si snoda sull’asse est-ovest, ha un clima fresco. L’escursione termica presente in questo territorio ci sta dando frutti dalle proprietà organolettiche uniche». Piazza ha piantato due vigneti in Valbelluna: uno si trova a Limana, la tenuta Centore, l’altra è a Trichiana, a Casteldardo. La prima, la più vecchia, ha già iniziato a produrre prosecco. «È un prodotto che ci permette di studiare le proprietà delle uve coltivate in questa valle» continua Piazza, «da quello che possiamo vedere fino ad ora si tratta di un vino dai sentori floreali, a differenza di quello prodotto a Valdobbiadene che ha un aroma fruttato. Inoltre è molto più minerale. Sono caratteristiche che, a mio parere, derivano dalla verginità della terra bellunese. È ancora presto per definire con esattezza la qualità del prosecco prodotto con i vitigni bellunesi ma io, nonostante le difficoltà incontrate in questi anni, ci credo». Secondo Piazza il futuro della viticultura bellunese non passa tanto per il prosecco quanto per i vitigni autoctoni e per quelli aromatici. «Hanno qualità uniche» aggiunge. L’altro aspetto sul quale puntare, ormai un leit-motiv della viticultura veneta, è quello della sostenibilità ambientale. «È un obiettivo che stiamo perseguendo tutti insieme» spiega, «cercando di diminuire l’impatto ambientale con un uso attento e corretto dei fitosanitari». Un argomento caro alla comunità bellunese, molto attenta alla salvaguardia dell’ambiente che rende unica la provincia dolomitica. (v.v.)
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