Campodarsego a + 8 dopo sei giornate, poi la grande cavalcata della Dolomiti

Decisive le 9 vittorie su 10 partite tra ottobre e dicembre e un ambiente sempre sereno. E’ il coronamento della grande scommessa partita nel 2021 con la fusione tra Belluno, Feltrese e San Giorgio

Gianluca Da Poian
Il presidente Paolo De Cian, una delle menti della fusione
Il presidente Paolo De Cian, una delle menti della fusione

Le scommesse vinte. Anzi, stravinte. Quella della promozione in C certo, peraltro tutt’altro che scontata da ottenere in un campionato dove c’è sempre e solo gloria per la prima in classifica. E quella di aver riavvicinato chi era rimasto diffidente alla fusione.

Il 3 maggio 2021, una scarna mail deflagrava nel mondo sportivo bellunese. In poche righe, veniva reso noto l’avvio dei colloqui tra Belluno, Union Feltre e San Giorgio Sedico allo scopo di allestire una compagine unica. Fosse stato il primo aprile, non ci avrebbe creduto nessuno. Invece era vero e per settimane non si parlava d’altro. Tutti spiazzati di fronte all’idea soprattutto di unire mondi sportivi all’apparenza distanti tra loro. Mossa dettata un po’ dalle singole esigenze dei club, un po’ perché tutti quanti confidavano di riuscire a riportare la Provincia in serie C.

Le oltre duemila presenze di ieri hanno dato ragione a chi aveva guardato oltre i campanili. E l’avventura attuale? Mica facile come può sembrare ora. Dopo sei giornate, al termine del pareggio 0-0 a Bassano, la Dolomiti era già otto punti dietro l’allora capolista Campodarsego. E a metà gennaio, perdendo a Portogruaro, rischiava di scivolare a meno 7 dal Treviso. Eppure nessuno ha mai creato mezza polemica, nessuno ha mai fatto scricchiolare l’unità dello spogliatoio e della dirigenza.

Tra ottobre, novembre e inizio dicembre, ben nove vittorie in dieci partite. A dicembre a Treviso i ragazzi di Zanini ci erano andati a più quattro e sognavano di scappare, ma la doppietta di Aliu rimetteva tutti sull’attenti. In contemporanea, infortuni, panchine con solo ragazzi della Juniores e a metà gennaio la discesa a meno quattro. Dopo Portogruaro, tuttavia, la sconfitta del Treviso a Bassano valeva come una sorta di segnale. Da lì i bellunesi si sono fermati solo a Villa Valle, effettuando il sorpasso a inizio febbraio e non facendosi più riprendere. Un paio di pareggi hanno rimandato altrettante volte la festa. Pazienza, la giornata di ieri non la dimenticherà più nessuno.

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