Un travaglio di cinque anni poi l’assoluzione definitiva
FELTRE. Oltre cinque anni di travaglio nelle aule di giustizia, poi alla fine l’assoluzione completa da una accusa infamante. Nel 2006 la Cassazione mise infatti definitivamente fine alla travagliata vicenda che vedeva Turra accusato di violenza sessuale su un minore, respingendo il ricorso del pm che aveva impugnato la sentenza di primo grado, e confermando l’assoluzione già decisa dal tribunale di Belluno. La vicenda era nata nell’estate del 2000 e Turra, fin dall’inizio, aveva respinto con fermezza l’accusa. Dopo aver valutato l’opportunità di patteggiare, un modo per evitare i clamori sul caso, l’ex sindaco aveva scelto la via del processo pubblico. Un processo, dalla prima all’ultima udienza, rigorosamente a porte chiuse, anche se Turra, prima di celebrare un’udienza, non si era opposto alla presenza del pubblico: «Non ho nulla da nascondere e voglio dimostrarlo».
Dopo la prima assoluzione a Belluno, però, la pubblica accusa aveva presentato ricorso. Solo nel 2006 la vicenda si era chiusa con l’assoluzione in Cassazione dell’ex sindaco, che nel frattempo aveva dovuto però ancora ingaggiare una battaglia legale per poter tornare al suo posto di lavoro.
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