Un supermercato nell’area ex Lozza: il dibattito si fa caldo
CALALZO. La prossima apertura di un supermercato nell’area ex Lozza ha fatalmente aperto un dibattito.
Andrea Gracis, sul portale “Nuovo Cadore”, rileva che a fare le spese di questa operazione saranno i piccoli negozi di alimentari, casalinghi e abbigliamento. «Vista la situazione critica in cui versano molti ambulatori medici dei nostri comuni», ha poi aggiunto, «non sarebbe stato meglio utilizzare questa struttura per ospitare non solo ambulatori decenti, supportati da parcheggi e con fermate dei autobus vicine, ma anche palestre o altri spazi di utilizzo pubblico che mancano sul territorio? ». Ancora più delusa Marinella Lanfranconi, portavoce di un gruppo di insegnanti. «Nessuno ha preso in considerazione l’idea di creare un punto di aggregazione, magari anche culturale. Siamo un gruppo di insegnanti di varie materie e non troviamo quasi mai stanze per svolgere il nostro lavoro, sia con gli adulti e sia con i bambini. I disagi mentali e sociali delle comunità nascono anche da queste carenze, ma questo sembra non importi a nessuno. Più concreto l’intervento di Stefano Campi, assessore di Pieve, che spezza una lancia per la nuova destinazione. «Tra privati si fanno affari», dice, «tutte belle idee quelle che si sentono in giro, ma chi paga poi il conto? Dove sta la sostenibilità di quei progetti senza contributi? Lo Stato ha liberalizzato le licenze e il comune deve solo rispettare le regole. La Kanguro da anni voleva insediarsi in Cadore e ha fatto la sua mossa, volete insegnarle il mestiere? La torta è sempre quella e far posto ad un altro commensale non sarà facile di sicuro; ma la legge lo permette e non ci resta che stare a guardare aspettandoci però un ribasso dei prezzi dei prodotti secondo logica commerciale». A tutti risponde il sindaco Luca De Carlo: «È un’operazione di recupero e riqualificazione territoriale che porterà anche nuovi posti di lavoro. Credo che anche solo per dare un’opinione sarebbe meglio leggere prima le motivazioni dell’Amministrazione di Calalzo. Un altro aspetto da tenere in considerazione è il fatto che si tratta di un accordo tra privati. L’area sarà riqualificata, si creeranno nuovi posti di lavoro e si potranno mettere a frutto le opportunità offerte da un’azienda che ha deciso di investire sul territorio». —
V.D.
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