Un salto nel tempo fino al 700 AC

Il gruppo archeologico cadorino insegnerà oggi a realizzare situle istoriate come gli antichi veneti

PIEVE DI CADORE. Oggi pomeriggio alle 17 sarà possibile imparare come facevano i Veneti antichi di Lagole a realizzare quelle situle istoriate che hanno suscitato tanta ammirazione alla recente mostra “Venetkens”di Padova. Nell’ambito della “Settimana della cultura cadorina”, la Magnifica (organizzatrice dell’evento), in collaborazione con il Gruppo archeologico cadorino e la Soprintendenza per i Beni archeologici del Veneto, ha deciso di insegnare agli studenti ed a tutti gli appassionati di archeologia una novità assoluta per le Dolomiti: la riproduzione sperimentale di una situla istoriata come veniva realizzata 700 anni prima di Cristo a Lagole ed in altri santuari delle Alpi.

Lo straordinario appuntamento è programmato per oggi alle 17 nella sede della Magnifica, a Pieve di Cadore. L’incontro si aprirà con una relazione di Stefano Buson, della Soprintendenza per i Beni archeologici del Veneto.

«Gli archeologi», spiega, hanno portato alla luce in diverse zone delle Alpi corredi tombali del VII–IV secolo A.C. tra cui spiccano per rarità e preziosità situle di bronzo su cui sono rappresentate scene di vita e riti di questi antichi popoli. Dalle situle siamo ora in grado di ottenere un'immagine del mondo in cui vivevano i nostri antenati. La riproduzione sperimentale e l’analisi tecnologica di vasi, coperchi, cinturoni cesellati e sbalzati con scene figurate, che vanno sotto il nome di “arte delle situle”», aggiunge, «sono finalizzate alla comprensione dei processi di progettazione, costruzione e relativo impianto narrativo». Durante l’incontro sarà proiettato un corto dal titolo “La situla di Kuffarn” in cui saranno presentate le varie fasi della riproduzione sperimentale del vaso riccamente decorato scoperto nel 1891 in una tomba della bassa Austria e datato intorno all'anno 400 AC. Seguirà una dimostrazione pratica, in cui i presenti verificheranno che è possibile realizzare lamine istoriate con pochi strumenti a disposizione, consolidando, in questo modo, l’ipotesi formulata in più occasioni dell’artigiano itinerante divulgatore di modelli tecnologici e culturali. «L’arte delle situle», conclude Buson, «è presente a pieno titolo nel museo della Magnifica con le bellissime lamine votive del santuario di Lagole, che nella recente mostra “Venetkens. Viaggio nella terra dei Veneti antichi” hanno suscitato tanta ammirazione». (v.d.)

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