Un ricco bollettino in attesa che sia pronto il calendario agordino
AGORDO
Dopo il numero autunnale di “Echi di Agordo” ora c’è grande attesa per il “classico” calendario agordino della parrocchia di Santa Maria Nascente. Quali temi toccherà? Quali anniversari ricorderà? Quali artisti metterà in mostra? Mentre si aspetta la stampa del calendario, le 1700 famiglie a cui viene distribuito dai volontari (oltre a quelle raggiunte via posta) possono dedicarsi alla lettura delle 44 pagine del bollettino parrocchiale uscito nelle scorse settimane. La prima si apre con l’articolo di fondo dell’arcidiacono monsignor Cesare Larese in cui si ricordano due fatti che in questo suo primo anno alla guida della parrocchia hanno maggiormente segnato la vita della comunità: l’assenza dai primi di maggio per problemi di salute del cappellano don Francesco e la pandemia del Covid. Invitando a seguire con prudenza e coraggio le norme dell’autorità, ricorda che «il cristiano autentico si è sempre distinto per un comportamento coraggioso, facendo brillare, proprio nel momento di difficoltà, la convinzione e la forza del credente». La riflessione prosegue con richiami alla storia e la necessità di continuare ad essere con fiducia e speranza «testimoni della fede per non essere portati a una forma di indifferenza religiosa: malattia mortale per il cristiano».
Nella terza pagina, con l’articolo “I cristiani e la cremazione” don Cesare prende spunto dal culto dei morti d’inizio novembre per riflettere sul valore del corpo e della sepoltura cristiana, spiegando infine le norme da seguire per la cremazione. Nuovo interessante argomento quello trattato da Gabriele Bernardi in “Spigolando in archivio” riguardante a Christian Wilhelm Fuchs (1802-1853), illustre scienziato tedesco che visse alcuni anni ad Agordo, sovrintendente della miniera di Val Imperina e autore nel 1844 della rara e preziosa opera “Die Venetianer Alpen”. Dopo “Comunità in cammino” con immagini dei vari ma limitati momenti liturgici da Pasqua, seguono le notizie dal Comune, il puntuale racconto di “Cielo blu” dedicato questa volta alla bellezza, e le immancabili pagine della solidarietà e del volontariato, nonché della cronachetta agordina relativa alla vita di enti e associazioni.
In risalto qui alcune edificanti manifestazioni di generosità verificatisi nel primo periodo dell’emergenza sanitaria. Non manca l’attenzione al mondo della scuola e della cultura con recensione di novità editoriali seguita dal ricordo storico di un tragico fatto di violenza squadrista avvenuto durante il regime fascista in cui fu artefice/vittima un giovane agordino. Quindi le pagine finali riservate alle consuete varie rubriche “Felicitazioni e auguri”, “La pagina dei ricordi”, “Anagrafe e in memoria” (con un pensiero particolare a Graziano Ronchi), e “Profili agordini” dedicato a Dosolina Farenzena Levis (1913-1986) che fu ostetrica per tanti anni in Agordino, Cadore e Bellunese. Il bollettino si trova anche in versione digitale su www. agordo. diocesi. it. —
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