Un orso nella zona di Roncon mangia la pastura dei cinghiali

Le immagini immortalate dalle fototrappole: si tratta di un orso adulto

Laura Milano
La fototrappola che ha catturato l’immagine dell’orso
La fototrappola che ha catturato l’immagine dell’orso

Ama il dolce al punto da rotolarcisi dentro, una volta che ne se è riempito la pancia. Le immagini immortalate dalle fototrappole di un residente di zona Roncon di località “dell’Agnese”, fra Seren e Fonzaso, non lasciano dubbi: un orso adulto è stato attratto dalla pastura per i cinghiali, a prevalente base di mais, e si è accomodato al banchetto in solitaria.

Le foto lo mostrano, nel cuore della notte all’ora documentata dall’apparecchio, mentre fa man bassa di cibo. E ne è talmente soddisfatto da sdraiarsi, a fine pasto, sulla coltre zuccherina, senza alcuna paura o remora per aver portato via il pane di bocca ad altri, agli ungulati ad esempio che proprio in quella zona finiscono impallinati.

Il proprietario della fototrappole che monitora il sito apposta per dare la caccia ai cinghiali, studiandone le abitudini e gli orari che prediligono per approvvigionarsi, ha osservato con sorpresa la sequenza che il monitor gli ha restituito lunedì mattina quando si è alzato.

«Le telecamera viene messa in funzione dalle 6 di sera alle 7 del mattino successivo», dice. «Le immagini che coincidono con gli orari danno la misura delle abitudini degli ungulati, attirati dalla pastura. Così, per due venerdì di seguito, in quest’ultimo periodo, ho potuto appostarmi e catturarne uno di una trentina di chili e il secondo ben più grosso di 52 chili circa».

Quello che non immaginava è di ritrovarsi faccia a faccia virtuale con un plantigrado.

«Mi sono anche molto divertito a guardarlo, nella sua baldanzosa voracità, nella sua temerarietà e nel suo individualismo: l’orso va per la sua strada, non uccide altri animali perché fondamentalmente è onnivoro, e se proprio proprio non trova niente altro, si accontenta delle carcasse che trova sul suo cammino. Certo, è un bel bestione. Spero che a nessuno venga in mente di urlargli addosso magari con l’intento di spaventarlo e indurlo a darsela a gambe, perché ormai è dimostrato che otterrebbe l’effetto contrario. Chi lo vede non faccia nulla di particolare, salvo evitare l’incontro ravvicinato e cambiare strada con calma. Ma il gigante che mi è apparso sul monitor, mi ha dato tutta l’idea che gradisse il cibo, e molto, e vi sia sdraiasse tutto soddisfatto, per poi riprendere la sua strada».

L’uomo che lunedì mattina, dopo aver visto le immagini, ha fatto un sopralluogo al sito attrezzato per richiamare i cinghiali, ha anche avvisato chi di dovere.

«Ho segnalato la cosa al guardiacaccia ma al momento io non ho saputo se e come intendano procedere».

In estate un plantigrado – che sia lo stesso o meno non si sa – ha fatto più di un’incursione sul monte Roncon, accanendosi sugli apiari che ha trovato, o sapeva di trovare, sulla sua via.

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