Un nuovo ponte allo studio sul Maè

FORNO DI ZOLDO. Il ponte è da rifare. Ma ormai il prossimo anno. Intanto, occorre mettere a posto quei plinti in metallo, che negli anni sono rimasti come nudi. Non c’è quasi più il calcestruzzo, che...

FORNO DI ZOLDO. Il ponte è da rifare. Ma ormai il prossimo anno. Intanto, occorre mettere a posto quei plinti in metallo, che negli anni sono rimasti come nudi. Non c’è quasi più il calcestruzzo, che li copriva, fin dalla nascita. Il viadotto è quello che collega la strada della Val Zoldana alla riva opposta del Maè, all’altezza della galleria. Serve a raggiungere campeggio e ristorante L’Insonnia, ma anche la cava dell’impresa Cettiga. Sempre in via Canale.

È di sabato un sopralluogo dei vigili del fuoco, che si sono mossi su invito dei carabinieri di Forno di Zoldo. Informato il sindaco Camillo De Pellegrin, che non teme per la stabilità del passaggio, ma è il primo a sapere che andrebbe sistemato, prima di essere definitivamente sostituito da un manufatto più adatto alla situazione: «È stato fatto anche uno studio di fattibilità, ma tanto per cambiare non ci sono i soldi necessari all’intervento definitivo. Per cominciare, metteremo a posto l’esistente».

Un lavoro che avrà un costo accessibile. Significativo, ma niente di troppo impegnativo, sul piano economico: «Una cifra tra i 30 e i 40 mila euro è quello che serve per rimettere in sesto quello che già abbiamo. Effettivamente c’è questo metallo alla luce del sole e la manutenzione ci vuole assolutamente. Ecco perché come Comune abbiamo richiesto anche l’intervento dei vigili del fuoco, insieme ai carabinieri. Il ponte è importante, oltre che abbastanza trafficato, soprattutto di locali e turisti, che devono raggiungere l’Insonnia, senza per questo trascurare i mezzi della Cettiga».

Difficile dire quanto potrebbe costare l’intervento definitivo, a una sola campata: «In ogni caso, non abbiamo i fondi necessari. Significa che bisognerà intercettarli da qualche parte», conclude De Pellegrin, «parteciperemo a dei bandi, per cercare di coprire il più possibile le spese. Non possiamo fare diversamente, ma credo proprio che se ne parlerà entro il prossimo anno».

Gigi Sosso

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