Un moderno ecocentro, i rifiuti per strada
PIEVE DI CADORE. Anche se da marzo è aperto l’ecocentro di Arcole, nel quale si possono smaltire tutti i tipi di rifiuti, nella frazione di Sottocastello la situazione dei contenitori per le...

PIEVE DI CADORE. Anche se da marzo è aperto l’ecocentro di Arcole, nel quale si possono smaltire tutti i tipi di rifiuti, nella frazione di Sottocastello la situazione dei contenitori per le immondizie posizionati nella zona della ex boa è di un degrado incredibile: sacchi neri abbandonati a terra, sporco dappertutto, in presenza di contenitori vuoti o quasi. Sembra impossibile, ma ci sono delle persone che per tutta l’estate hanno sempre abbandonato le loro immondizie in quel luogo, non facendo nemmeno la fatica di gettarli nei contenitori. La boa dove sono posizionati i contenitori dista meno di 500 metri dal nuovo ed efficiente ecocentro.
Quindi la “fatica” da fare per smaltire i propri rifiuti è ben poca, ed è incomprensibile che ciò non avvenga. Alcuni cittadini di Sottocastello lo avevano già fatto notare la scorsa estate, ma non avevano chiamato la Polizia locale per denunciare la cosa perché pensavano che la colpa fosse dei turisti. Il fenomeno però non si è esaurito, ed anche sabato scorso, alla base dei contenitori colorati, c’erano almeno due sacchi neri contenenti immondizie. L’immagine di Pieve e di Sottocastello non ci guadagna di certo, soprattutto perché le immondizie sono abbandonate proprio dove passa la pista ciclabile Monaco– Venezia.
Quindi, come era stato rilevato da più voci nel giorno di apertura dell’ecocentro, «il problema è grave, non solo per Sottocastello, ma per l’intero Comune». E, proprio quel giorno, era stato anche promesso che sarebbe partita «una nuova campagna di sensibilizzazione per l’intera Um Centro Cadore, quindi anche per i cittadini di Pieve».
Di questa azione di sensibilizzazione, pur essendo passati quasi 8 mesi da quel giorno, non si hanno però ancora tracce. Eppure l’esigenza esiste, in primis per la difesa degli interessi dei cittadini che si comportano bene. Il problema in realtà è riemerso già in aprile, anche se allora la percentuale di raccolta differenziata era ancora elevata: circa il 70 % e tale da far sperare ai contribuenti in una riduzione della Tarsu. Oggi, purtroppo, da quanto si vede in giro, sul fatto che questa preziosa percentuale sia ancora a quel livello esistono forti dubbi. Perciò addio al taglio della Tarsu in fase di approvazione del bilancio comunale per il 2018.
(v.d.)
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