Ulss 1, tre donne al vertice Nominate Zatta e De Marco
BELLUNO
Tre donne ai vertici della Ulss Dolomiti. In attesa di conoscere il nuovo direttore dei Servizi socio sanitari, al posto di Gian Antonio Dei Tos, ieri Maria Grazia Carraro, direttore generale, ha presentato la sua squadra, una squadra finora tutta al femminile. Accanto alla conferma di Rosanna Zatta, direttore amministrativo, arriva a Belluno Maria Caterina De Marco, direttore sanitario, che prende il posto di Giovanni Pittoni.
Puntare ancora di più sulla telemedicina per battere l’isolamento e le difficoltà della montagna: è uno degli obiettivi che si è posto il nuovo Ds nel suo incarico bellunese.
Di origini calabresi, ha raccontato che il suo paese di origine è a 1100 metri di quota e che tra i suoi ricordi dell’infanzia, ci sono delle grandi nevicate. «Non conosco il territorio bellunese, ma so cosa vuol dire la difficoltà di vivere in montagna» ha spiegato Maria Caterina De Marco, presentata dalla Carraro come una esperta di tecnologie sanitarie. Dopo la laurea in medicina all’Università di Padova, fino a prima della nomina a Belluno era direttore medico della Funzione ospedaliera nella Ulss 4 Veneto Orientale. Si troverà ad affrontare un territorio, come quello dolomitico, molto vasto, con diversi ospedali.
«Abbiamo lavorato insieme fino a tempo fa» ha spiegato il direttore generale, nel presentarla. «Ha nel suo curriculum una notevole esperienza sia in ospedali hub che in ospedali di rete e la nostra realtà bellunese ha queste caratteristiche. Ci sono nel territorio provinciale diversi presidi ospedalieri che devono essere valorizzati e che devono essere collegati insieme».
Ma soprattutto la Carraro ha voluto sottolineare l’esperienza nei sistemi informatici e nella telemedicina: «Sono competenze importanti anche per il Bellunese e penso il nuovo direttore sanitario possa dare un apporto positivo in questo ambito. D’altra parte il Coronavirus che ci ha sconvolto la vita, ha cambiato anche molti dei processi ospedalieri e sanitari e così la pratica del monitoraggio a distanza del paziente può diventare ordinaria».
«Si tratta di integrare ancora di più l’assistenza domiciliare» ha aggiunto la De Marco, «per portare i teleconsulti fino a casa del paziente, dando un aiuto innovativo a chi vive più lontano e ha difficoltà a spostarsi. E serve anche per abbattere i tempi di intervento».
Per quanto riguarda il direttore dei Servizi socio sanitari, l’incarico non è stato ancora affidato: «Siamo in fase di chiusura» ha detto il dg, «il professionista è stato individuato ma l’accordo non è ancora chiuso». Dei Tos aveva lasciato il suo ruolo a inizio febbraio, sostituito in questi due mesi da Sandro De Col, direttore del Distretto di Belluno.
È una conferma invece quella di Rosanna Zatta a direttore amministrativo della Ulss che si è trovata a fronteggiare dal punto di vista economico gli effetti della pandemia. «Il Covid avrà sicuramente delle conseguenze sui bilanci della Usl, ci sta mettendo a dura prova. Abbiamo dovuto cambiare completamente i meccanismi strutturali, dotarci di apparecchiature e di personale. Penso ai punti vaccinali e dei tamponi, ma anche a tutto il resto del lavoro che ci ha impegnato in quest’anno. Sì, penso che ci saranno dei problemi di bilancio».
La presentazione della squadra è stata anche il momento per fare un primo bilancio dell’andamento della vaccinazione, che vede il Bellunese ai vertici del Veneto e il Veneto ai vertici italiani. Il direttore generale Carraro ha voluto ringraziare i medici di medicina generale che nelle ultime due settimane hanno dato una forte spinta alla vaccinazione, con il supporto dei comuni, dei volontari, del personale sanitario dell’Ulss. —
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