Truffa dello specchietto la Mobile “stana” un imbroglione seriale

belluno. Rintracciato, riconosciuto e denunciato per truffa e danneggiamento.
La truffa è quella dello specchietto, il danneggiamento è sulla Skoda di un 74enne di Belluno che è stato raggirato, benchè in questo caso il “colpo” tra le due auto pare si sia sentito.
La squadra mobile della questura è risalita all’identità e ha denunciato Umberto Amico, 35enne siracusano accusato della truffa dello specchietto ai danni del bellunese.
I fatti risalgono ancora a maggio, la denuncia è del giugno scorso, quindi un mese dopo, gli uomini della Mobile diretta da Vincenzo Zonno hanno chiuso le indagini in questi giorni, con tanto di riconoscimento del presunto responsabile da parte della sua vittima.
Era il 14 giugno quando gli operatori delle Volanti, mentre rilevavano un furto, sono stati avvicinati dal bellunese di 74 anni che ha raccontato loro la storia dello specchietto avvenuta il mese prima.
L’uomo non aveva avuto il coraggio di denunciare all’epoca cosa gli era capitato, quel giorno evidentemente aveva deciso di togliersi il peso dallo stomaco, dopo aver visto i poliziotti.
L’anziano ha così spiegato che a bordo della sua Skoda, il 18 maggio, si trovava in via Feltre e stava parcheggiando vicino casa.
A un certo punto ha sentito un gran colpo e da una Giulietta bianca è sceso un tipo che ha cominciato a dargli contro, accusandolo di avergli rotto lo specchietto dell’Alfa mentre faceva manovra per parcheggiare.
E, cosa più importante, gli ha detto che voleva subito 200 euro in contanti di risarcimento per lo specchietto rotto.
L’anziano che non aveva capito più nulla, ha mestamente acconsentito a chiudere la vicenda bonariamente e s’è precipitato all’ufficio postale di Mussoi per prelevare il contante che gli era stato chiesto, quei duecento euro di risarcimento che lo sconosciuto si è messo in tasca poco prima di dileguarsi.
Dopo un po’ di tempo il 74enne ha però ripensato a tutta la storia e ha deciso di sporgere denuncia, fornendo un identikit del personaggio.
La Mobile ha passato al setaccio tutte le riprese delle telecamere nel tratto di via Feltre e incrociato i dati di auto e targhe e conducenti, fino a trovare la Giulietta bianca di cui parlava l’anziano: il conducente, Umberto Amico appunto, aveva molti precedenti per truffa, guarda caso quella dello specchietto. Era stato controllato anche in un campo di nomadi.
Dopo il riconoscimento, è stato denunciato. L’appello della Mobile va comunque ai cittadini: «In molti non denunciano questi fatti e magari quell’episodio non è l’unico messo a segno quel giorno o nei giorni seguenti» spiega il dirigente della Mobile, Zonno. «Invitiamo le persone a denunciare e, quando si trovano in situazioni di questo genere, a chiudersi in macchina, non pagare nulla e a chiamare subito le forze dell’ordine». —
Cristina Contento
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