Troppi disagi con la nevicata a Belluno: «La città è infuriata. Strade non praticabili dopo due giorni»

In consiglio comunale Addamiano, Rufus e De Pellegrin contestano la gestione dello sgombero neve.  Massaro: «In alcune zone servizio non accettabile»

Belluno. Strade trasformate in piste da rally, marciapiedi scomparsi sotto tonnellate di neve. A distanza di tre giorni dalla copiosa nevicata di lunedì, non si placano le polemiche sulla gestione della pulizia della città da parte del Comune. Ben tre le domande di attualità e due le interrogazioni presentate ieri in consiglio comunale, da consiglieri di minoranza e di maggioranza. Delusi, amareggiati e arrabbiati per le condizioni della città a fronte di un evento meteo che, lo hanno sottolineato tutti, era ampiamente previsto.

Raffaele Addamiano (Obiettivo Belluno - Fratelli d’Italia) ha chiesto lumi sulla gestione della pulizia, evidenziano le tante criticità, Fabio Rufus Bristot ha parlato di pulizia «iniziata con notevole ritardo, dopo 48 ore c’erano ancora strade dove doveva essere rimossa la neve e l’80% dei marciapiedi era ricoperto di neve. Molti mezzi sono usciti dopo mezzogiorno, perché c’è stato questo disservizio? C’è stata una regia il giorno precedente?».

Il sindaco Massaro ha risposto ribadendo quanto spiegato dopo le prime polemiche da parte dei cittadini. Un territorio ampio da gestire, le difficoltà causate dal Covid che ha decimato gli operai del Comune e i dipendenti delle ditte private cui è appaltato il servizio di sgombero neve. «Per i marciapiedi abbiamo contattato alcune cooperative, ma le operazioni vanno a rilento perché vengono svolte a mano con il badile», ha aggiunto Massaro. «Di neve ne è caduta tanta, è stato un evento eccezionale. E purtroppo alcuni cittadini non hanno sgomberato il marciapiede davanti alla loro casa».

Il sindaco ammette che «sicuramente lo sgombero ha funzionato bene in alcune zone e meno in altre. Abbiamo ancora criticità in certe frazioni. Faremo una disamina della situazione, ci sono parti della città in cui il servizio non è stato accettabile. Dovremo capire quali sono le ditte che dovevano occuparsi di quelle aree». Il Comune dovrà capire se e come rivalersi, anche perché non sono molte le imprese che effettuano il servizio sgombero neve e non è semplice trovarne altre. C’è anche da dire, ha aggiunto il sindaco, «che da quando sono stati dismessi i mezzi del Comune ci sono sempre stati problemi nella gestione delle nevicate».


L’altro grosso disagio, per i cittadini, è stato non avere a disposizione gli autobus nelle frazioni per gran parte della giornata di lunedì. Dolomitibus ha ridotto molte corse, come ricordato da Massimo De Pellegrin. «Ha smesso di nevicare nel primo pomeriggio di lunedì, ma la sera ancora molte strade erano impraticabili», ha spiegato il capogruppo di Insieme per Belluno. «Ma perché Dolomitibus ha sospeso il servizio, quando i mezzi di Bellunum lo hanno portato a termine nonostante la nevicata? Anche ieri (martedì, ndr) alcuni servizi sono stati sospesi. Secondo me ci sono gli estremi per l’interruzione di pubblico servizio».

«Non riteniamo che i mezzi pubblici non potessero girare», ha detto Massaro. «Avrebbero potuto operare, e spiace molto per questo disservizio».


«Siamo un capoluogo montano, dovremmo saper affrontare una nevicata in modo dignitoso», ha replicato Addamiano. «I disagi ci sono stati, ripetuti, la città è furente. Almeno l’assessore ha chiesto scusa...». Addamiano ha contestato lo «scaricabarile» di Massaro e aggiunto: «Come potevano esserci 40 mezzi operativi se molte ditte hanno probemi con i dipendenti Covid positivi? C’è stato un danno anche economico per le attività, che in zona arancione sono aperte. Cartellino rosso per il Comune, per manifesta incapacità».

Duro anche Rufus Bristot: «Nelle nostre domande di attualità c’è la fotografia di ciò che è successo, il sindaco ha usato photoshop invece», ha replicato. «Non ci serve la lezioncina sull’uso della pala, quella avrebbe dovuto farla alle ditte».

Sullo stesso tema sono state presentate anche due interrogazioni, da Pingitore e Luciano Da Pian. Quest’ultimo ha evidenziato i problemi a Cavarzano e in via Mezzaterra. Ma le criticità erano in molte zone della città e solo ieri pomeriggio le strade avevano assunto un aspetto dignitoso. —


 

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