Treni, la Belluno-Ponte resterà chiusa per un mese

BELLUNO. Chiude per lavori la galleria della stazione ferroviaria di Belluno, in direzione Ponte nelle Alpi. L’intervento è in programma per il 9 giugno, subito dopo il termine dell’anno scolastico, e si concluderà il 7 luglio. Durante l’intervento, le linee del treno da Belluno per Ponte (e viceversa) saranno sostituite da corse di pullman.
L’opera servirà per sistemare definitivamente le infiltrazioni d’acqua che stanno mettendo in difficoltà le corse, soprattutto quando piove, facendo accumulare ritardi ai treni.
All’interno della galleria, infatti, come spiega Patrizio Castiglia, segretario provinciale della Uil Trasporti, «si trova una vena d’acqua. Non viene da sopra la galleria, ma pare sia laterale. Questa vena che scorre continuamente all’interno del manufatto, diventa molto forte quando piove, mettendo a rischio la corsa stessa del treno. Fino ad oggi si è cercato di sopperire al problema, mettendo delle pompe che spingessero fuori l’acqua e mettendo del ghiaino lungo il tragitto. Ora la società ha deciso di effettuare un intervento integrale: saranno tolte le rotaie e realizzata una massicciata; poi saranno costruiti degli scoli e l’acqua sarà incanalata. Un’opera impegnativa, che necessita della chiusura della tratta tra Belluno e Ponte nelle Alpi. Per ovviare al problema, saranno istituite delle corse di pullman sostitutive, mentre dalla stazione pontalpina saranno previsti due corse al mattino e due alla sera per Venezia».
Mentre si prepara questa chiusura forzata, a Venezia si sta firmando il contratto di servizio per l’avvio dell’orario cadenzato dei treni. Orario che, se in un primo momento sarebbe dovuto partire a giugno, ora potrebbe essere posticipato a dicembre. Ma tutto è ancora in divenire.
Potrebbe, però, esserci un’ulteriore sgradita sorpresa per gli utenti, costretti a fare i conti con un altro aumento dei prezzi dei biglietti. Secondo quanto annuncia il segretario della Filt Cgil veneto, Ilario Simonaggio, «l’accordo con Trenitalia e Venezia prevede un incremento delle tariffe per ricavi maggiori di 10,362 milioni di euro a valere dal 2013. E saranno gli utenti pendolari del servizio a dover far fronte a questo nuovo aumento a due cifre. In conclusione, si tara il servizio sulle risorse disponibili del bilancio di previsione 2013 della Regione Veneto (150 milioni di euro complessivi) e non su quello che è richiesto dall’utenza, con una manovra tariffaria da attuarsi in tempi brevi per consentire il recupero programmato di risorse. Infatti, sarà dura che dall’assestamento di bilancio Venezia riesca a recuperare dei soldi per il trasporto. E se ci saranno, andranno convogliati sulla gomma».
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