Trapiantati al Codivilla ginocchio e parte di femore

CORTINA. Altro intervento di eccezionale importanza quello effettuato mercoledì mattina al Codivilla-Putti. L'equipe del primario di ortopedia Francesco Centofanti ha infatti trapiantato un ginocchio e 10 centimetri di femore. Un ginocchio completo, da donatore cadavere, con rotula, tendini, legamento rotuleo, parte dei muscoli del quadricipite, parte superiore della tibia e 10 centimetri di femore. Un trapianto assolutamente pilota in Italia e con casi simili molto ma molto limitati in Europa. Il paziente è Luigi De Stefano, un ragazzo di 25 anni di Napoli, figlio di un medico. Il giovane rischiava l'amputazione della gamba. Per mesi aveva girato gli ospedali d'Italia per evitare che gli venisse tolto l'arto, sino ad arrivare al nosocomio ampezzano, dove l'anno scorso è stato eseguito il primo trapianto di ginocchio in Italia, con successi strepitosi sul paziente, Giuseppe Colazzo, che ora sta bene e conduce vita normale.
«Ad un anno di distanza dall'altro trapianto», racconta comprensibilmente soddisfatto Centofanti, «siamo riusciti ad eseguire un nuovo trapianto completo di ginocchio, e questa volta abbiamo trapiantato anche 10 centimetri di femore. I risultati alle radiografie eseguite nel post operatorio sono eccezionali, si vede un ginocchio che non sembra nemmeno trapiantato».
Ieri mattina De Stefano stava già bene, non aveva né dolori né febbre. L'équipe guidata da Centofanti (e composta dai dottori Roberto Orani e Mauro Ciotti, e che ha visto anche la collaborazione di alcuni specializzandi dell'Università di Messina e di Trieste), ha quindi di che essere soddisfatta.
«Il nostro scopo è aiutare al meglio i pazienti», sottolinea Centofanti, «questo giovane ragazzo, quando è arrivato da noi, era disperato perché i medici che aveva visto prima gli avevano detto che se l'infezione che colpiva il suo ginocchio non si fosse rimarginata avrebbe dovuto subire un'amputazione. Dal canto nostro, abbiamo quindi cercato subito di vedere se poteva essere un secondo caso per un trapianto di ginocchio da cadavere».
Dopo aver ottenuto il consenso del paziente, i sanitari dell'ortopedia di Cortina hanno eseguito l'intervento.
«Prima abbiamo debellato l'infezione completamente», spiega Centofanti, «e poi abbiamo preparato il paziente al trapianto. In sala operatoria, mercoledì mattina, abbiamo inizialmente effettuato un primo trapianto di pelle e poi abbiamo eseguito il trapianto completo dell'osso del ginocchio e di 10 centimetri di femore. Rispetto al primo trapianto che abbiamo eseguito lo scorso ottobre, questa volta abbiamo trapiantato anche 10 centimetri di femore per consentire al paziente di poter deambulare meglio. E' un gran bel risultato per il nostro nosocomio, dato che questa volta abbiamo effettuato tutto con le nostre forze-lavoro, senza avvalerci di medici esterni; ma soprattutto è un successo per la medicina, in quanto gli esiti positivi che abbiamo visto dal primo trapianto dello scorso anno, ci hanno stimolato ad andare avanti nella ricerca; e questa volta siamo riusciti anche a trapiantare una parte del femore».
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