Alemagna nel caos, Pozza attacca: «Traffico insostenibile, ritardi Anas inaccettabili»

Il presidente della Camera di Commercio denuncia la gestione dei cantieri e i ritardi sulle varianti della statale: «Imprese e residenti pagano un prezzo altissimo». Anas riattiva il semaforo intelligente a Valle e parla di cantiere «in costante evoluzione»

Alessandro Michielli
Code in Alemagna
Code in Alemagna

«Non si può andare avanti così in un paese moderno, se il disagio del traffico diventa permanente è un disastro: devono contingentarlo per renderlo sopportabile alle persone». Il presidente della Camera di Commercio, Mario Pozza, è una furia. Il suo pensiero è tagliente, ma sincero. Senza pretendere di insegnare il mestiere a nessuno, il vertice dell’ente trevigiano-bellunese commenta quello che ad oggi è evidente a tutti: la viabilità dell’Alemagna non funziona.

«Purtroppo paghiamo una serie di difficoltà date dal procrastinarsi della partenza dei lavori», afferma Mario Pozza. «Nemmeno le opere in programma per il 2021 saranno finite per i Giochi, a partire dalla variante di San Vito. Pensate che biglietto da visita sarà per le Olimpiadi. Per i residenti e il mondo dell’economia questo non è un bel momento sotto vari aspetti. Il rallentamento del flusso delle merci è un costo che le imprese pagano nei trasporti e nella mancata vendita dei prodotti (magari la merce doveva arrivare in un certo momento). Tutto questo provoca rallentamenti delle attività produttive. È disdicevole a dir poco, non si può continuare così».

Varianti: «Tocca ad Anas»

«Sulle varianti, i lavori sono in mano ad Anas insieme alle ditte appaltatrici», dice Pozza. «Sono loro che devono intervenire. Chi è che gestisce il cronoprogramma? Devono assumersi le loro responsabilità. Non si può dire che ci siamo inventati dalla mattina alla sera queste opere, sono anni che ne parliamo. Sono partiti tardi e ora noi abitanti, il territorio, ne paghiamo le conseguenze. La provincia di Belluno paga la carenza infrastrutturali: le opere in corso sono partite con grande ritardo. Qui sei in montagna e non in pianura, con i disagi delle Terre alte dove non puoi lavorare tutto l’anno allo stesso modo».

Anas, infatti, non ha nascosto che ha trovato delle difficoltà nella realizzazione delle varianti, ma Pozza insiste: «Se erano in difficoltà, a quel punto il Governo avrebbe dovuto nominare un commissario con pieni poteri, in modo da poter aggirare tutti gli ostacoli burocratici», afferma. «Purtroppo, in questo paese, per poter finire le opere c’è bisogno di questo. Oggi gli abitati pagano lo scotto in prima persona».

In realtà un commissario è stato nominato dal Governo (più di uno), ma per seguire altre opere ritenute strategiche come la cabinovia Apollonio-Socrepes: «Stiamo parlando di opere completamente differenti», tira dritto Pozza. «La cabinovia può interessare soprattutto agli appassionati di sci. Nel caso delle varianti parliamo della mamma che deve portare il figlio all’asilo, delle persone che vanno a lavorare, dei soccorsi che salvano le vite o dei trasporti in generale. Qui si parla della vita economica e sociale».

Il commento di Anas

«Il sopralluogo tecnico ha evidenziato che la situazione del cantiere di Valle - in costante evoluzione - consente la rimessa in funzione da oggi del semaforo intelligente», afferma una portavoce di Anas. «Non sono previsti nuovi tavoli in Prefettura. Anas resta comunque in costante contatto con i sindaci e con il presidente della Provincia ed è garantito da giorni un presidio h24 lungo la statale. La circolazione risulta critica anche per la presenza di numerosi mezzi pesanti legati ai cantieri edili attivi e alle attività produttive in tutta la Val Boite». 

 

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