«Tra Pdl e Lega c’è unità»
I consiglieri provinciali di minoranza fugano i dubbi. Appello di Addamiano, Marrone e Targon: «Andate a votare al ballottaggio»

BELLUNO
. «Tra Pdl e Lega Nord c’è unità di intenti sia nel passato che nel futuro e una visione uniforme dell’agire amministrativo. Lo dimostrano anche, per esempio, alcune azioni che abbiamo portato avanti in modo unitario in consiglio». Così i consiglieri provinciali uscenti del Popolo della libertà, Raffaele Addamiano, Antonio Marrone e Maria Cristina Targon (anche a nome dei due colleghi leghisti) a quattro giorni dal ballottaggio vogliono fugare i dubbi su una possibile tensione tra i due partiti, dubbi paventati da alcuni dopo l’esito del primo turno delle elezioni. E per farlo hanno scelto di ricorrere ad alcuni episodi capitati nella legislatura conclusa e che mettono in evidenza, dall’altro lato, anche i limiti dell’amministrazione Reolon «un po’ troppo accentralistica».
«Cinque atti, ma ce ne sono molti di più, per dimostrare come Pdl e Lega vadano d’accordo», ha detto Addamiano parlando quindi «della richiesta sottoscritta insieme dai due schieramenti, di convocazione urgente della la 6ª commissione per discutere delle dimissioni del presidente di Dolomiti Ambiente, richiesta rimasta inascoltata. E cosa dire poi della domanda, sempre congiunta, di convocare la Commissione cultura sulla chiusura dell’università di Feltre dove la maggioranza ha fatto mancare il numero legale e quindi non se n’è fatto più nulla?».
Ma la lista continua. «C’è poi la nostra mozione sull’indennità di carica che nel 2008 la giunta, malgrado la crisi e contrariamente alle indicazioni nazionali, ha deciso di aumentarsi del 10%, e sui cui, in fase di discussione, c’è stata una levata di scudi in consiglio da parte della maggioranza», ricorda Addamiano che poi passa ad elencare i due ordini del giorno presentati dal Pdl, e votati poi anche dal Carroccio. «Si tratta dell’odg sulla soppressione del tribunale di Belluno che passò soltanto con i voti della minoranza e di quello sulla salvaguardia dell’integrità della provincia di fronte al vento secessionista con la richiesta di una maggiore autonomia, votata anche quest’ultimo soltanto dalla minoranza».
I tre consiglieri hanno poi evidenziato il fatto che con la giunta Reolon tutti i prelievi di competenza provinciale sono stati portati alla massima percentuale. «Per non dimenticare che 27 consigli sono stati garantiti, per numero legale, solo dalla minoranza», ha voluto precisare Marrone. «Bisogna diminuire anche la conflittualità con la Regione, cosa invece finora portata a livelli molto elevati», ha detto Targon. Infine i tre hanno lanciato un appello alla mobilitazione dei cittadini per il ballottaggio. «Questo è un voto politico». Ma resta l’incognita dell’influenza dell’incitamento della Lega a disertare i referendum.
(p.d.a.)
Argomenti:elezioni
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