Tiziano a Troina, un successo

L’esposizione delle due opere in Sicilia prorogata al 15 ottobre

ENNA. È soddisfatto Fabio Venezia, il sindaco di Troina, in provincia di Enna, perché un singolare record l’ha già comunque raggiunto. La sua è, infatti, l’unica città a sud di Napoli a poter esporre un’opera di Tiziano. Ma, al di là di questo, la lunga trasferta del pittore cadorino in terra siciliana si è palesata una scelta davvero vincente, con migliaia di visitatori alla mostra “Omaggio a Tiziano. Capolavori a confronto”, organizzata nella suggestiva Torre Capitania dell’antica cittadella normanna.

Sarà stato magari anche per i molti turisti presenti sull’isola ad agosto, ma certo l’esposizione sta risultando tra gli eventi culturali di rilievo non solo dell’estate italiana, ma pure dell’autunno, visto che rimarrà aperta almeno fino al 15 ottobre. Un successo attestato anche dal video sulla mostra, che, postato sul sito del Comune, sta viaggiando già verso le 8000 visualizzazioni, fatto rilevante per un centro di poco più di 10.000 abitanti.

Sono due i capolavori di Tiziano esposti, ovvero “Ritratto di Paolo III col camauro” (Capodimonte, olio su tela, cm 135 x 98) e “Ritratto di dama”. Il primo è senz’altro il protagonista assoluto: si tratta, infatti, di uno dei quattro celebri ritratti eseguiti dal cadorino a papa Farnese, probabilmente il primo della serie, eseguito a Bologna nel 1543, del quale Vasari sottolineava l’impressionante verisimiglianza, al punto di raccontare che il dipinto, messo ad asciugare su un balcone, fu scambiato da molti passanti per il papa in persona e come tale subito riverito.

Ma forse ancor più apprezzata dai visitatori è la seconda opera di Tiziano, un’autentica piacevole scoperta, soprattutto per coloro che non sono al corrente di tutte le novità nel campo della ricerca artistica. Il “Ritratto di dama” (olio su tela, cm 81,5 x 63), che, eseguito verso la metà del ‘500, proviene da una collezione privata di Ascona (Svizzera), immortala una donna giovane e bella, dai capelli biondi e dagli occhi chiari, che fissa, sensuale e sicura, il visitatore.

Paolo Giansiracusa, curatore della mostra, avanza nel catalogo della stessa una ragionata proposta di identificazione della donna, con i relativi certificati ed analisi dell’opera dal 1966 in poi. Fanno da contrappunto ai due capolavori tizianeschi la "Madonna delle rose in trono" dei fratelli ticinesi Aurelio e Giovanni Pietro Luini, il "Ritratto d'uomo, ufficiale ignoto" del fiammingo Jan Anthonisz van Ravesteyn e l’"Ecce Homo" attribuito alla Bottega degli eredi di Antonello da Messina.

Walter Musizza

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