Technowrapp raddoppia il fatturato e sbarca in Borsa
Fonzaso: l’azienda nata nel 2002 ha accelerato lo sviluppo Gli impianti vanno in 64 Paesi dei cinque continenti

FONZASO. «La nostra è una tecnologia al servizio della movimentazione in sicurezza e della tracciabilità dei prodotti. Noi non facciamo semplici macchine, ma sistemi complessi che consentono al cliente di monitorare tutto quanto si muove in fabbrica, dandone in tempo reale la posizione esatta».
Davide Ceccarelli, nato a Cesena nel 1967, ma veneto per lavoro ormai dal 1996, è l’amministratore delegato (nonché azionista, insieme a Renzo Lira e Fabrizio Rocchi), della Technowrapp di Fonzaso, che ha iniziato a inizio di novembre il cammino verso la quotazione in Borsa, attraverso la selezione nella piattaforma Elite. La sua azienda realizza avvolgitori automatici con film estensibile, per carichi pallettizzati e sistemi di trasporto all’interno della fabbrica.
Si tratta di intralogistica. La merce, quale che sia, posta sopra un pallet viene avvolta automaticamente con una pellicola che serve a rendere questo collo compatto e più facilmente trasportabile, dentro e fuori la fabbrica; garantendo al tempo stesso che il singolo pezzo che contiene (dalla scatola di pasta al sacco di fertilizzante, dal fardello di acqua minerale all’astuccio del farmaco) durante questo trattamento non subisca alcuna ammaccatura, né deposito di polvere, perché questo significherebbe dover buttare il tutto.
La Technowrapp è un’azienda innovativa, non solo nel prodotto, ma soprattutto nella gestione interna dei rapporti ed in quella con il cliente. I numeri dicono molto: «Dal 2015 ad oggi abbiamo più che raddoppiato il fatturato», spiega Ceccarelli, «da 4 milioni a 8,5 milioni di euro, con una crescita rispettivamente del 16 per cento, del 32 per cento e quest’anno del 35 per cento. Tutto questo non tanto incrementando il numero di macchine, quanto piuttosto con l’aumento della loro complessità, per rispondere sempre meglio alle esigenze dei clienti».
L’azienda di Fonzaso, nata nel 2002, lavora per moltissimi clienti: nel settore del food si parla di Nestlè, Unilever, Kraft, Barilla, Orogel, Coca Cola, Parmalat; nella chimica di Monsanto Nivea, Kerakoll, 3M, Basf; e poi Zambon, Baxter, Ikea, Du Pont, Samsung, Foxy. «I nostri impianti», spiega Ceccarelli, «vanno in 64 paesi nel mondo, in ogni continente. Noi garantiamo zero giorni di ritardo nelle consegne, e questo significa avere un’organizzazione interna puntuale e massimo rispetto dei patti con il cliente. Poi i nostri tecnici in caso di necessità partono entro 24 ore dalla chiamata, verso tutto il mondo, senza che al cliente venga chiesto di firmare un abbonamento supplementare di assistenza. Lo facciamo perché vogliamo bene ai nostri impianti e non possiamo pensare di averne uno fermo da qualche parte nel mondo».
E poi prosegue: «La delicatezza del nostro lavoro si vede in ambito farmaceutico, uno dei settori sui quali stiamo lavorando tanto e bene. Noi diamo la certezza sullo spostamento, ad esempio, delle sacche medicali, per infusione e flebo, con tag Rfid e la gestione delle informazioni in piattaforma cloud. Ogni collo è monitorato, ed anche in caso di black out elettrico nello stabilimento, con i nostri sistemi niente va smarrito o confuso».
La compagine sociale attuale comprende Davide Ceccarelli con il 42 per cento della società, Renzo Lira (responsabile tecnico) 34 per cento, Fabrizio Rocchi (responsabile commerciale) 24 per cento. I dipendenti sono 75, con un’età media di 33 anni, «tutti tecnici qualificati, progettisti, meccatronici, softwaristi», conclude Ceccarelli, «abituati a confrontarsi con i problemi ed a risolverli».
Stefano Vietina
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