Tatti Sanguineti sulle tracce di Sonego

PUOS D’ALPAGO. Visita in Alpago per il critico cinematografico più amato dagli italiani. Tatti Sanguineti - critico cinematografico, giornalista, attore, autore televisivo, documentarista,...

PUOS D’ALPAGO. Visita in Alpago per il critico cinematografico più amato dagli italiani.

Tatti Sanguineti - critico cinematografico, giornalista, attore, autore televisivo, documentarista, sceneggiatore e regista italiano – è stato di recente ospite del Castrum di Vittorio Veneto con il suo nuovo (e imperdibile) libro su Rodolfo Sonego intitolato “Il cervello di Alberto Sordi” (Adelphi Ezizioni).

Nella sua visita nella Conca, ai luoghi e alla casa del noto scenggiatore alpagoto, è stato accompagnato dalla poetessa Serena Dal Borgo, anche lei originaria dell’Alpago.

Sanguineti ha dedicato la sua ultima fatica letteraria proprio allo sceneggiatore che negli anni della Resistenza è stato, insieme alla sorella Silvana, uno dei grandi protagonisti della lotta partigiana in Alpago.

Una delle tappe è stato il comune di Puos d’Alpago e più precisamente la frazione di Valzella dove lo sceneggiatore ha abitato nella sua infanzia. Proprio in questa casa, nella soffitta , Rodolfo Sonego, ancora bambino, improvvisava delle rappresentazioni teatrali ai compagni, tra questi anche la mamma di Sandra e Renzo Dal Farra della Locanda San Lorenzo.

Sono proprio questi che raccontano a Tatti questo e altri episodi, fanno anche vedere un’opera che Rodolfo ha realizzato per il matrimonio della madre.

Lo sceneggiatore infatti amava molto dipingere. Il quadro, degli anni ’50, propone un’immagine di una strada statunitense dove da poco era stato per motivi di lavoro.

Serena Dal Borgo – che ha incontrato diverse volte lo sceneggiatore per i sui studi sulla guerra partigiana – ricorda che una volta che l’aveva raggiunto nella sua casa del solighese stava dipingendo delle chele di granchio con grande attenzione scientifica alle tenaglie. Dopo Puos, visita a Plois, dov’era ospitato il Cln provinciale e il Comando zona Piave, per concludere infine la visita sulla piana del Cansiglio. Un tour storico e culturale ricco di emozioni e di ricordi in memoria del grande sceneggiatore alpagoto.

Ezio Franceschini

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