Tappetini anti-guano sotto i nidi di rondine Aumentano gli esemplari

Belluno
Tappetini anti guano sotto i nidi di rondine, che amano sempre di più la città di Belluno. Provincia e Comune hanno iniziato ieri pomeriggio il posizionamento dei tappetini sotto i nidi presenti in centro storico. L’iniziativa rientra nel progetto “Belluno città delle rondini”, a tutela dei volatili e a promozione della città.
«L’obiettivo dei tappetini, realizzati in economia dagli uffici comunali, è duplice», spiega l’assessore all’ambiente del Comune, Alberto Simiele. «Da un lato servono a indicare la presenza di un nido abitato; dall’altro facilitano le operazioni di pulizia dove cade il guano». I tappetini infatti sono lavabili: si tratta di spicchi adesivi con stilizzato il disegno di una coda di rondine. Ieri ne sono stati installati una ventina sotto i portici di piazza delle Erbe, piazza dei Martiri, via Roma, via Matteotti e via Tasso.
L’iniziativa è stata apprezzata: durante le operazioni l’assessore bellunese e il consigliere provinciale Franco De Bon hanno raccolto il gradimento di diversi negozianti. In particolare, un bar del centro ha visto aumentare la clientela dopo il posizionamento di un ombrello anti-guano, qualche settimana fa. «Questo ci spinge a proseguire nel progetto», commenta De Bon. «Non solo con il posizionamento di altri tappetini. Sicuramente il prossimo anno prepareremo nuovi ombrelli anti-guano, visto anche l’apprezzamento registrato, con la curiosità di visitatori e turisti. Vogliamo tutelare le rondini, che rappresentano un indicatore formidabile della qualità ambientale, e valorizzarne la presenza in un centro urbano, fatto sempre più insolito».
Fatto che però a Belluno continua da anni, in controtendenza rispetto a una diminuzione acclarata delle popolazioni di rondini in altri territori. I censimenti effettuati negli ultimi mesi dall’esperto faunista Giuseppe Tormen per conto della Provincia hanno rilevato un aumento di questa specie in centro città. I nidi rilevati sono 146 (contro i 135 dello scorso anno). Di questi, 38 sono occupati (35 da rondini e 3 da rondini montane), contro i 20 del 2019. Il secondo censimento, fatto il 26 giugno, ha rilevato che almeno 5 coppie avevano effettuato una seconda nidiata, per un totale di 40 riproduzioni.
«Il monitoraggio è iniziato nel 2016 e dopo un calo iniziale negli anni scorsi, si è visto un recupero importante quest’anno», conclude De Bon. «Un’inversione di tendenza che ci fa un enorme piacere». —
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