Tangenziale, restano due gli studi di fattibilità validi

San Vito. Il sindaco Fiori prepara i rendering da portare all’Anas di Venezia «Ne sceglieremo uno e lo manderemo a Roma: prima o poi lo finanzieranno»
Il saluto all'Anpis del sindaco Andrea Fiori
Il saluto all'Anpis del sindaco Andrea Fiori

SAN VITO

Togliere il traffico dal centro del paese. E' questo l'obiettivo che si è prefisso l'amministrazione comunale che sta portando avanti alcune progettazioni di circonvallazione per deviare il passaggio veicolare dal centro. Di una circonvallazione che bypassi il paese si parla da anni; e ora si iniziano a tirare le prime somme.

Ma, prima di vedere l'opera progettata definitivamente e realizzata, dovranno passare d anni. Il problema maggiore è infatti quello economico.

«Stiamo lavorando», spiega il sindaco Andrea Fiori, «con Mauro De Conz dello studio Planning di Belluno, professionista incaricato anche della stesura del Piano di assetto del territorio, per cercare di presentare all'Anas delle proposte che poi potrebbero essere portate a Roma in attesa di finanziamenti. Avevamo inizialmente cinque studi di fattibilità. Abbiamo avuto vari incontri con l'Anas di Venezia, e c'è stato anche un sopralluogo della Sovrintendenza a San Vito. Da cinque, abbiamo quindi ridotto gli studi a due. Ora prepareremo alcuni rendering e li porteremo a Venezia; in base alle indicazioni, vedremo su quale delle due idee puntare».

Un progetto prevede che il traffico nei pressi del Pio X scenda verso l'abitato di Serdes. In questo caso si costruiranno due ponti sul Boite e una galleria che vedrà la strada risalire nei pressi dell'ex Segheria de Vido-Belli, dove adesso c'è un negozio di ferramenta della Cooperativa. Questo progetto è più costoso dell'altro perchè prevede la costruzione di due ponti, ma ricalca l'ipotesi inserita nel piano regolatore del paese. L'altro studio di fattibilità devia il traffico sempre a valle del paese nei pressi del confine con Borca, dove c'è il Pio X, ma rimane sulla sinistra orografica del torrente Boite.

Si scende sopra l'attuale depuratore, si attraversa in galleria via Senes; c’è poi un collegamento con il Ru Secco dove verrà costruito un ponte di attraversamento e si salirà sempre sulla Statale 51 nei pressi dell'ex segheria. E' stato invece scartato il progetto che aveva portato avanti la precedente Amministrazione che vedeva la costruzione di una galleria che partiva dalla zona della Scura e sboccava vicino alla cava di inerti. L'Anas ha considerato questa soluzione troppo costosa perchè i prezzi di realizzazione delle gallerie sono estremamente elevati, e vi era poi un rischio sulla zona di arrivo, che è franosa.

«Sarà difficile trovare i finanziamenti», spiega Fiori, «perché si tratta di alcuni milioni di euro. Ma il nostro obiettivo è comunque continuare con la progettazione, e che sia condivisa dall'Anas di Venezia; se i progetti arriveranno a Roma, prima o poi verranno finanziati. Ci teniamo alla sicurezza del centro e a togliere il traffico soprattutto dei mezzi pesanti che è diventato insostenibile anche per quanto attiene l'inquinamento. Rendere più vivibile il centro, ed evitare che in stagione da Cortina a San Vito ci si impieghino anche due ore per 10 chilometri, sono gli obiettivi principali per i quali ci stiamo impegnando nel portare avanti i progetti».

Alessandra Segafreddo

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