Taglio del nastro per la “Lino Lacedelli”

CORTINA D'AMPEZZO
In una splendida cornice di montagne, neve, sole, cielo terso e temperature piacevoli, ieri alle Cinque Torri, è stato tagliato il nastro della nuova pista “Lino Lacedelli”.
Il tracciato
La nuova pista è dedicata alla memoria di Lino Lacedelli, lo Scoiattolo di Cortina che il 31 luglio 1954 raggiungeva il K2, la seconda vetta più alta del mondo, il K2, coi suoi 8609 metri – cambiando per sempre la storia dell’alpinismo e della montagna stessa. Lacedelli è stato il primo presidente della Società Impianti Averau, voluta dall’alpinista ampezzano insieme ad altre 11 guide alpine, che quest’anno festeggia i 50 anni dalla sua fondazione. La “Lacedelli”è la prima pista pubblica in Italia dedicata agli allenamenti delle squadre agonistiche, un tracciato che soddisfa così le esigenze degli sci club di Cortina e di tutte le aree limitrofe, soprattutto in periodi di alta stagione. Potrà inoltre servire per le squadre regionali e nazionali e per stage rivolti agli atleti più promettenti. L’infrastruttura è oggi completa di tutti gli allestimenti per la messa in sicurezza, del sistema per l’innevamento programmato e di tutti i sottoservizi (fibra, cronometraggio e altri). Per quel che riguarda le caratteristiche tecniche, la Lacedelli si sviluppa su 1.245 metri, con una larghezza che va da un massimo di 60 a un minimo di 40 metri, un dislivello di massimo di 280 metri e una pendenza massima del 57%. Una volta ottenuta l’omologazione a livello internazionale, potrà ospitare qualsiasi evento agonistico.
Il tour sulla pista
Alberto Ghezze, direttore tecnico e responsabile area sportiva di Fondazione Cortina 2021, ha seguito personalmente la progettazione della pista e non ha mancato di controllare che i lavori andassero avanti come dovevano durante la fase esecutiva. È proprio Ghezze ad accompagnare ospiti e giornalisti a compiere il giro inaugurale con gli sci attraverso la “Lino Lacedelli. Presenti anche il presdiente della Fondazione Alessandro Benetton e il sindaco Ghedina. «Non abbiamo cambiato la morfologia del terreno, anzi, ci siamo adeguati. La pista è dunque costituita da variazioni di pendenza e avvallamenti che la rendono particolarmente interessante per chi vuole allenarsi. È una pista impegnativa, nata per gli allenamenti delle squadre per i Mondiali. Non è proprio esattamente come da progetto: ci sono alcune cose da sistemare riguardo gli avvallamenti del pendio». Un tracciato ad hoc anche per i campioni del domani: «È ideale per l’avviamento dei più piccoli, baby e cuccioli, perché qui, dove è meno ripida, i ragazzi possono imparare a scivolare e ad andare forte dove non c’è troppa pendenza. Abbiamo già molte richieste da vari sci club, poi appena si spargerà la voce arriveranno anche le squadre».
Soddisfatto anche Marco Zardini, presidente della società Impianti Averau, nonché del Consorzio Impianti a fune di Cortina, San Vito e Auronzo di Cadore: «Aspettavamo la pista da qualche anno. Il commissario ci ha aiutato tantissimo, e oggi possiamo finalmente offrire qualcosa di più nella nostra area, ricordando il primo presidente Lino Lacedelli». —
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