Suicidio nella notte a Baldenich, detenuto muore in cella

BELLUNO. Ha scelto la sua cella e la notte tra sabato e domenica per farla finita. Tempestivi i soccorsi, ma non c’è stato niente da fare per il 50 italiano suicidatosi nella casa circondariale di Baldenich.
A darne notizia è stato il sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe) del Triveneto, spiegando in una nota che l’uomo si trovava in carcere per una vicenda legata a maltrattamenti in famiglia. «L’ennesimo suicidio di un altro detenuto in carcere dimostra come i problemi sociali e umani permangono, eccome, nei penitenziari, al di là del calo delle presenze. L’uomo era entrato in carcere dalla libertà perché ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia», ha precisato Giovanni Vona, segretario triveneto del Sappe, ricordando come «al 30 aprile scorso erano detenute nella casa circondariale di Belluno 96 persone rispetto agli 89 posti letto regolamentari: 20 gli imputati, 75 i condannati e un internato. Nel 2015 si sono verificati nel carcere bellunese 30 atti di autolesionismo, 4 tentati suicidi sventati in tempo dagli uomini della Polizia Penitenziaria, 18 colluttazioni e 21 ferimenti, a testimonianza di una costante tensione detentiva».
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