Stiz: «La coesione per far rinascere Pieve»

PIEVE DI CADORE. «La coesione all’interno del comune per riportare Pieve a capoluogo del Cadore sarà il nostro primo obiettivo»: è l’obiettivo di Massimiliano Stiz, candidato a sindaco della lista “Ripartiamo”, presentata mercoledì a Sottocastello di fronte ad un buon numero di cittadini, e che correrà alle elezioni del 10 giugno. Candidato sindaco è Massimiliano Stiz, 33 anni, avvocato di Pozzale. Aprendo la serata, Stiz ha subito risposto alla domanda che molti gli hanno fatto in questi giorni: cosa ti ha portato a correre per la poltona di sindaco?
«È stato l’amore per questo territorio», ha risposto, «sono stato circa 8 anni lontano dal Cadore e ho provato tanta nostalgia delle montagne e dell’ambiente di paese. Ogni volta che rientravo a casa vedevo Pieve che aveva sempre nuovi problemi. Ricordavo piazza Tiziano sempre piena di gente. Vedere il paese oggi mi stringe invece il cuore. E non vedevo nessuno muoversi, fare qualcosa, evitare la partenza di tanti giovani. Così mi sono detto che non era giusto che lasciassi perdere senza fare nulla. Insieme ad un gruppo di amici, abbiamo iniziato a cercare una soluzione. L’unica era di proporsi come amministratori e di eleggere un sindaco che s’impegnasse a cambiare le cose. E così è nata la lista “Ripartiamo” che oggi chiede fiducia all’intero paese».
Poi Stiz ha presentato i componenti della lista, iniziando da Mauro Riva, fondatore di Dolomiti experience. Ha lavorato anni in Canada ed è considerato un “cervello in fuga” rientrato. Discende da una famiglia di albergatori. Legato ad un albergo, anche Davide Milan; questi, oltre a curare l’albergo di famiglia, è anche direttore artistico della scuola di musica del padre. In lista c’è anche Antonio Alberti, scrittore e poeta, rifondatore della Biblioteca civica della quale è il curatore. Tra gli imprenditori c’è Maria Grazia Plazzotta, assicuratrice, molto impegnata nel sociale; così come Ezzelino Polzotto, capogruppo Ana di Pieve e autista del circolo Auser. Ci sono poi l’ingegnere Alberto Garaffa, titolare di uno studio tecnico; Marzia Volpe, impiegata in uno studio notarile; Federico Menardi, esperto di amministrazione; Lucia Ramina, infermiera. Quindi Giacomo Da Fies, un professionista con alla spalle una valida esperienza amministrativa. Infine Elena Del Favero, titolare di un B&B, ed Eugenio Coletti autista di ambulanze.
Stiz ha quindi illustrato il programma. «Per quanto riguarda le problematiche da affrontare», ha affermato, «ci siamo accorti che nelle 5 frazioni, a causa del campanilismo, esistono tanti gruppi di lavoro e associazioni che però sono fini a sè stesse. La coesione all’interno del comune sarà il nostro primo obiettivo, al fine di riportare il valore culturale, umano e turistico di Pieve a capoluogo del Cadore. Il nostro progetto si basa su due cardini: agricoltura e ambiente e turismo». (v.d.)
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