Stanziati 625 mila euro per la sistemazione idraulica

AGORDO. La giunta dell’Unione montana agordina ha stanziato lunedì 625.480 euro per lavori di sistemazione idrogeologica ed idraulica sul territorio della vallata.
Si tratta della quota relativa ai canoni idrici che la Provincia ha trasferito all’Uma. Questa ha trattenuto in conto servizio di gestione amministrativa/finanziaria la quota del 5% del contributo (32.920 euro), ha spalmato il resto su sette Comuni per opere idrogeologiche ed idrauliche e sull’intera vallata per sfalci e manutenzioni.
«La ripartizione», spiega il presidente Fabio Luchetta, «è avvenuta sulla base di principi di equità, con il criterio della rotazione e tenendo conto dei contributi già erogati per le annualità precedenti, compresi quelli direttamente erogati dalla Provincia e di eventuali situazioni di indifferibilità ed urgenza».
Nel dettaglio sono stati garantiti 80 mila euro a San Tomaso per la sistemazione dell’alveo e delle sponde del torrente Ru’ San Michel in località Sot Colarù; a Voltago per il ripristino degli argini sull’asta del torrente Sarzaneta; a Canale d’Agordo per le difese spondali e il ripristino della passerella sul torrente Liera; a Gosaldo per interventi di regimazione delle acque dei torrenti Stuer, Cea, Vallasin e Turbai; a Rivamonte per la regimazione delle acque meteoriche a Paluch; ad Agordo per la sistemazione dei versanti in corrispondenza del rio posto a monte della strada comunale in località Piasent. Quindi 50 mila euro sono arrivati a La Valle per il secondo stralcio di interventi di sistemazione sul torrente Bordina. Infine, come anticipato, 95.480 euro saranno destinati alla stessa Unione montana per interventi di sfalcio e manutenzione sul territorio della vallata.
Nella stessa seduta di giunta sono stati anche approvati il programma degli interventi 2019 per le infrastrutture turistiche e la richiesta di contributo regionale. «Ancora nel 2013», spiega Luchetta, «la Regione ha individuato la rete infrastrutturale della montagna veneta nei sentieri alpini, in quelli attrezzati, nelle vie ferrate, nei bivacchi fissi alpini, nei bivacchi-casere oltre che nei rifugi alpini classificati come strutture ricettive complementari. E ha stabilito che le funzioni amministrative relative alla realizzazione e alla gestione dei sentieri alpini, nonché alla sorveglianza e manutenzione dei bivacchi fissi alpini, spettano alle Unioni montane che si avvalgono del Cai».
Oggi, per far fronte ai dissesti creati su tali infrastrutture dall’alluvione di fine ottobre, l’Uma chiede alla Regione un contributo di 158.206 euro: 127.960 euro per i sentieri alpini (37.960 Cai Agordo, 45 mila Cai Caprile e Cai Livinallongo), 11.102 euro per tratti attrezzati di sentieri alpini, 14.640 euro per ferrate e sentieri attrezzati, 4.504 euro per bivacchi. L’Unione montana ha infine segnalato alla Regione altri tre interventi da finanziare: la manutenzione della ferrata Costantini (3.342 euro), la ricostruzione del bivacco fisso Tomè (30 mila euro) e la manutenzione straordinaria della ferrata Eterna (15.845 euro). —
Gianni Santomaso
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