Sponsorizzazioni fasulle quattro gli indagati

QUERO VAS. Sponsorizzazioni gonfiate. False fatture emesse, dopo aver dato contributi ad alcune società sportive. Gli indagati sono quattro e rischiano il rinvio a giudizio per un importo evaso che si aggira sui 100 mila euro. I fatti contestati arrivano fino al 2011, ma non è ancora arrivato il momento della prescrizione del reato e il processo è ancora possibile per tutti. I trevigiani C.M. di Segusino e R.F. di Pederobba e i bellunesi B.D.P. di Alano di Piave e R.P. di Quero Vas sono difesi di fiducia rispettivamente dagli avvocati Druda, Zuolo, Conti e Resenterra.

L’imprenditore C.M. ha dato una mano alle società di calcio Sp 2005 di Segusino e Pederobba e Soccer giovanile associato e alla scuderia di rally E.R. Motorsport, ma l’accusa della Procura della Repubblica contesta il fatto che una parte dei soldi veniva restituita, pertanto il contratto di sponsorizzazione era solo in parte onorato.

Le indagini della Guardia di finanza sono state favorite dal fatto di aver trovato nell’ufficio dell’imprenditore una serie di foglietti con scritte le somme restituite. È bastato fare qualche controllo incrociato sui conti correnti bancari, per scoprire che questi soldi erano stati ridati indietro e non trattenuti.

Nell’udienza preliminare di ieri mattina, tre avvocati su quattro hanno aderito allo sciopero di tre giorni della categoria (Conti non l’ha fatto) e il gup Marson ha rinviato al 19 settembre, per discutere della richiesta di rinvio a giudizio. —

G.S.

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