Belluno, sensi unici e rotatorie provvisorie: a fine settembre cambierà la circolazione
Rotatorie, sensi unici e chiusure temporanee per rendere il traffico più fluido: la prima fase della sperimentazione nelle vie Vittorio Veneto, San Lorenzo, Segato e a San Gervasio (passaggio a livello)

L’obiettivo è rendere la circolazione più fluida. Prendono forma le modifiche alla viabilità che il Comune sta valutando sulla base del Piano del traffico elaborato dai tecnici cui Palazzo Rosso si era affidato. Ieri sera il vicesindaco e assessore alla mobilità, Paolo Gamba, ha illustrato in maggioranza la prima fase della sperimentazione, che si conta di attuare alla fine di settembre e che interesserà alcune delle zone definite un punto nero della viabilità cittadina: via Vittorio Veneto, l’incrocio fra viale Medaglie d’oro e via Doglioni all’ingresso del ponte degli alpini, via San Lorenzo, via San Gervasio e via Segato.
«Diamo avvio al percorso», premette Gamba. «Il primo passo è condividere con la maggioranza le ipotesi sulle quali stiamo lavorando. Abbiamo già fatto degli incontri con la Polizia locale, Dolomitibus, Bellunum e i vari stakeholder, perché ogni modifica alla circolazione dovrà essere condivisa visto che andrà ad impattare anche sui servizi».
«Dopo l’illustrazione in maggioranza», prosegue, «i consiglieri avranno il tempo di valutare il progetto e proporre eventuali modifiche o aggiustamenti. Quindi il piano approderà in giunta per l’approvazione. Dovremo anche stanziare dei fondi per la segnaletica, una volta che si sarà deciso quali modifiche attuare in via sperimentale». Si tratta, ribadisce Gamba, solo della prima fase, che interesserà quindi solo alcune zone della città. Tutta l’area di Nogarè, per esempio, e di Cavarzano, saranno coinvolte successivamente.
I tempi
«Contiamo di avviare la sperimentazione alla fine di settembre, di modo da poter valutare le modifiche alla circolazione in un periodo in cui ci sono le scuole aperte. Durerà 6-8 mesi, così da prendere dentro anche i mesi turistici invernali e il periodo delle vacanze scolastiche». In questo modo si conta di avere dati quanto più possibile esaustivi, che permettano di prendere una decisione definitiva sulla mobilità cittadina.
Le misure
Le modifiche cui sta lavorando l’amministrazione sono diverse. In via Vittorio Veneto, come noto, si punta a vietare la svolta a sinistra. Con tre rotatorie in 800 metri, invertire il senso di marcia non dovrebbe comportare grossi disagi agli automobilisti. Non dovrebbero essere messi a terra degli ostacoli per impedire la svolta a sinistra: si starebbe ragionando più sulla segnaletica, ovvero dipingere la doppia linea continua sulla carreggiata.
A San Gervasio i tecnici che hanno elaborato il Pums e il Pgtu avevano suggerito di chiudere la strada del passaggio a livello, vista la vicinanza di tre rotatorie (all’ospedale, a Prade e a Marisiga). E anche questa soluzione sarebbe sul tavolo.
All’ingresso del ponte degli alpini, all’incrocio fra viale Medaglie d’oro e via Doglioni (lo svincolo per Cavarzano, per capirsi) sarà realizzata una rotatoria provvisoria - anche questa suggerita dai tecnici - per verificare se così si risolve quel tappo che si crea nelle ore di punta e che comporta lunghe code in tutti i sensi di marcia.
E se in centro (via Segato) saranno sperimentati una serie di sensi unici in corso di valutazione, in via San Lorenzo la priorità è la sicurezza degli studenti: «Nelle ore di ingresso e uscita da scuola c’è un fume di ragazzi che percorre via San Lorenzo. Strada senza marciapiede e a doppio senso di circolazione», ricorda Gamba. Qui l’ipotesi cui si sta lavorando è di chiudere la strada in salita, da via Internati e Deportati al Brustolon, solo nelle ore in cui i ragazzi raggiungono le scuole o, finita la mattinata in aula, la stazione. Le auto potrebbero circolare solo da Mussoi alla statale. Un senso unico temporaneo, che potrebbe essere attuato mettendo un semaforo all’inizio di via San Lorenzo, nei pressi del sovrappasso pedonale posto su via Internati e Deportati. Le auto dovrebbero così andare dritte in direzione ospedale.
Tutte queste ipotesi progettuali, come detto, prima di essere attuate saranno valutate e condivise dai consiglieri e dai portatori di interesse. —
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi








