Spad XIII, battesimo dell’aria al Dell’Oro

Voluto da Perin e progettato da Zanardo, girerà il Veneto per finire al Museo del Piave
BELLUNO.
Battesimo dell’aria per lo Spad XIII, l’esemplare costruito dal trevigiano Giancarlo Zanardo, che riproduce il velivolo del maggiore Francesco Baracca. La cerimonia ufficiale è avvenuta ieri mattina all’aeroporto Arturo Dell’Oro alla presenza di esponenti politici di Regione, provincia di Treviso e Belluno, comune di Belluno e di Vas.


Un evento voluto da Diotisalvi Perin, presidente del Museo del Piave di Vas, all’interno delle iniziative culturali e delle ricerche storiche volte a far conoscere i luoghi e gli avvenimenti della Grande Guerra e per promuovere turisticamente il territorio.

L’operazione è costata complessivamente 238mila euro, di cui 163mila finanziati dalla Regione e 70mila euro dal comune di Vas.


«La realizzazione dello Spad XIII, che ha ottenuto il collaudo Enac, è stata possibile grazie all’interessamento del consigliere Bond e del sindaco di Vas, Andrea Biasiotto che hanno coinvolto i partners europei con l’apporto della Comunità montana Feltrina», ha detto Perin nel suo intervento.


L’aereo, dopo il battesimo di ieri, sarà portato in diversi aeroporti italiani (Venezia, Rivolto dove secondo le intenzione dovrebbe sfilare insieme alla pattuglia delle frecce tricolori) in una sorta di “road show”, per poi terminare la sua corsa al museo del Piave di Vas.

«E’ un evento importante perchè questo modello costruito con 2500 pezzi in lega di carbonio e realizzati da un laboratorio americano collegato alla Nasa, è stato seguito dai media statunitensi e da tutte le riviste specializzate, dando lustro a un’opera veneta», ha detto il consigliere Bond che, insieme a Perin e al nipote di Baracca, ha apposto la firma sulla carlinga del velivolo.


Dopo la benedizione di don Luigi Dalla Longa, è toccato all’assessore provinciale allo sport, Lorenza De Kunovich, procedere al battesimo con la bottiglia di spumante. Poi Zanardo, costruttore ma anche pilota, si è alzato in aria, sorvolando per alcuni minuti lo spazio dell’aeroporto.


Ha parlato di «evento importante», anche il vicepresidente della provincia di Treviso, Floriano Zambon, venuto appositamente a Belluno, «perchè va nell’ottica di un collegamento ideale tra passato e futuro».

E a proposito dell’aeroporto Dell’Oro, il consigliere Bond ha annunciato che è intenzione della Regione, «potenziarlo ingrandendo gli hangar, così da renderlo idoneo per i voli commerciali e turistici».


La manifestazione è continuata sempre all’aeroporto con la visita alla mostra fotografica sulla prima guerra mondiale e sulle imprese d’aviazione e con i voli di alianti e di aeromodelli.


(p.d.a.)

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