Sospirolo è un paese in lutto

SOSPIROLO. Un paese sotto shock. C'è poca voglia di parlare, a Sospirolo, quando si nomina la tragedia che ha scosso un'intera comunità. Il gesto dell'imprenditore che si è tolto la vita lunedì sera, ha lasciato tutti con l'amaro in bocca.
I familiari sono sconvolti: «È stato un fulmine a ciel sereno», dice la moglie dalla soglia di casa, un appartamento che si trova proprio sopra l'attività edile di cui G.B. era titolare. La donna racconta che il marito non aveva mai dato nessun segnale che facesse pensare a un simile epilogo e che sì, «abbiamo qualche credito, da privati, non dal pubblico». Di lavori suo marito ne aveva fatti, insomma, ma non era stato pagato, e aveva delle difficoltà a incassare quanto gli spettava.
Oggi Sospirolo darà l'estremo saluto all'uomo. I funerali inizieranno alle 14 nella chiesa parrocchiale e ci si aspetta una grande partecipazione.
«Lo conoscevano tutti in paese», racconta una vicina di casa. «È nato e cresciuto qui, era una persona sempre disponibile, generosa, davvero un brav'uomo. Questa notizia mi ha lasciato sgomenta, incredula».
L'intero paese non sa spiegarsi il perchè di un gesto tanto estremo: «Ce lo chiediamo tutti, per arrivare a togliersi la vita deve essere andato proprio in crisi», continua la vicina. «Magari un po' le difficoltà di lavoro, perchè l'edilizia sappiamo che non sta vivendo un buon momento, ma anche l'episodio del controllo delle forze dell'ordine deve averlo mandato in difficoltà». L'uomo, infatti, era stato fermato per un controllo di routine dai carabinieri, lunedì sera. Un normale posto di blocco, come se ne vedono di frequente nelle strade di uscita dai paesi, che vengono pattugliate dalle forze dell'ordine. L'imprenditore stava tornando dal bar, dopo aver fatto una partita a carte con gli amici, al termine della giornata di lavoro. Quando i carabinieri gli hanno chiesto i documenti, però, hanno scoperto che l'uomo era senza patente: gli era stata ritirata un anno fa. Immediato il fermo amministrativo dell'auto.
«Penso abbia perso la testa e sia spaventato», racconta il parroco di Sospirolo, don Alfredo, che oggi celebrerà i funerali. Tornato a casa, l'imprenditore si è tolto la vita.
In paese difficile trovare qualcuno disposto a parlare. In una comunità piccola, com'è quella di Sospirolo, si tende a proteggere i propri vicini e conoscenti, tanto più quando vengono colpiti da un lutto così improvviso. «Tutto il paese è sotto shock», continua don Alfredo, «era una persona stimata, ben voluta. Penso alla famiglia, ai figli, che lavorano con lui, alla moglie, all'anziana madre».
Anche al bar della piazza di Mis, dove G.B. era stato a giocare a carte lunedì sera, sono senza parole: «Era amico di tutti, una persona calma, gentile, disponibile, proprio un brav’uomo», racconta un cliente.
Lo sgomento della comunità è testimoniato anche dal sindaco, Renato Moro: «Non conosciamo i motivi che hanno portato a questo gesto, ma penso si tratti di un insieme di fattori: la crisi, le difficoltà di lavoro, e poi anche di incassare i compensi. Però non ci si immagina mai che si possa arrivare a compiere un gesto di questo tipo».
Alessia Forzin
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi