Si è spenta a 90 anni Luigina Tavi poetessa dialettale

BELLUNOCon le sue poesie ha raccontato la vita della città, ha combattuto le sue battaglie civiche e ha vinto tanti premi. Minuta, si vedeva spesso girare in città accompagnata dalla sua cagnolina...

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Con le sue poesie ha raccontato la vita della città, ha combattuto le sue battaglie civiche e ha vinto tanti premi. Minuta, si vedeva spesso girare in città accompagnata dalla sua cagnolina Chicca. Luigina Tavi, poetessa dialettale, personaggio della cultura di Belluno, è deceduta venerdì all’età di 90 anni. Sposata e separata, la vera passione di Tavi è sempre stata la poesia. Accompagnata dalla sua macchina da scrivere, la sua produzione lirica è iniziata presto. La sua prima poesia, con cui ancora ragazzina vinse il concorso triveneto Club cento Barbe di Treviso, era dedicata al padre, capotreno e si intitolava “Odor di vaporiera”.

Conosciuta per le sue poesie dialettali che hanno accompagnato tante manifestazioni bellunesi dalle commemorazioni della resistenza fino alle serate gastronomiche, Tavi iniziò, in verità, a scrivere dapprima in italiano. Ma poi il passaggio al dialetto fu inevitabile, come lei stessa aveva ammesso in un’intervista rilasciata, qualche anno fa al Corriere delle Alpi, che nel tempo ha pubblicato tante sue liriche. «Il dialetto è più libero e corrisponde a quello che penso», diceva Tavi. Scrisse anche per un mensile in dialetto “Quatro ciacoe” dove esordì con un componimento per i 10 anni delle ferrovie del Piave-Treviso-Feltre e Belluno. «Le poesie sono come i figli che non ho avuto. Scrivo per sentirmi viva e partecipo ai concorsi per misurarmi». Nel 2003 aveva vinto il quarto premio ex aequo al concorso “E bel de la pace l’oror de la guera”. Con l’abilità e leggiadria della sua penna, aveva combattuto le battaglie per la sistemazione del tempietto di via Feltre, per il ripristino delle panchine in centro. I funerali si svolgeranno martedì alle 10.30 al cimitero di Prade. Lascia le sorelle e i nipoti. —

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