Sette nuove strade, c’è anche via don Gaio

FELTRE. Le strade ci sono già, il nome è stato deciso da tempo e presto ci sarà anche il battesimo, con tutto ciò che questo comporta, a cominciare dal fastidio, per i residenti, di aggiornare la patente e il libretto di circolazione dell’auto. Ma a gestire queste incombenze e anche le altre (cambio di residenza negli uffici pubblici e nei registri dei fornitori di servizi come gas, energia elettrica, telefono, ecc.) sarà il Comune, senza spese per i cittadini. Al traguardo di questa operazione, avviata ai tempi dell’amministrazione Vaccari, la città avrà sette nuove strade, con nomi importanti e cari ai feltrini. Ci sarà via Onorevole Leandro Fusaro (a Farra), dedicata all’ex sindaco e deputato; via Oberdan Vigna (sempre a Farra), anch’egli deputato (fu nell’assemblea costituente) oltre che avvocato e figura chiave della Resistenza feltrina; via don Giulio Gaio (ad Anzù), in onore del prelato lamonese, arciprete di Anzù, fondatore dell’Azione cattolica feltrina e anch’egli in prima linea nella Resistenza. E poi ci saranno via On Bortolo Manlio Pat (al Boscariz) - altro uomo della Resistenza, amico di don Giulio Gaio, deputato e membro dell’assemblea costituente; e via don Narciso d’Agostini (alla Calzamatta). Completano la lista la via Pederore, che prende il nome della zona, e via Quartiere Città Gemellate (nuovi insediamenti di Foen, vicino alla rotatoria).
L’iter per arrivare al battesimo delle nuove strade è stato lungo e non proprio semplice. Approvato dalla giunta Vaccari nel maggio del 2012, l’elenco era stato vistato dalla prefettura ma poi è stato bloccato dall’amministrazione su richiesta dei cittadini, verso i quali c’era stata una comunicazione lacunosa. Più d’uno temeva che i disagi e i costi dell’operazione fossero elevati. In municipio si sono presi il tempo per verificare che non fosse così e l’operazione è ripartita. L’ufficio anagrafe del Comune risolverà tutte le incombenze burocratiche per conto dei residenti. E grazie alla nuova denominazione - assicura ora il sindaco - sarà più facile individuare le abitazioni. «Peraltro», aggiunge Perenzin, «si tratta di consistenti insediamenti abitativi e in base alla legge è necessario che siano ridenominati». Nei prossimi giorni le famiglie interessate riceveranno una lettera, poi saranno sistemate le targhe.
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