«Se qualcuno ha esagerato paghi»

Il responsabile di caccia e pesca garantista ma «il clima è pesante»

PERAROLO. Il clima è pesante. Magari non ci sarà niente da temere, tuttavia lungo i corridoi di palazzo Piloni, percorsi tutti i giorni dagli scarponi delle guardie della polizia provinciale, non si respira un’aria estiva e spensierata. La descrizione del delegato a caccia e pesca Pierluigi Svaluto Ferro è piena di grigi, con almeno un paio di gialli: «Tanto più quando siamo alla vigilia dell’apertura della stagione venatoria», sottolinea il sindaco di Perarolo, «me ne sono accorto durante una riunione che abbiamo fatto giusto l’altro ieri. Non vorrei che qualcuno si sentisse improvvisaente demotivato».

Un confronto con la presidente Daniela Larese Filon c’è già stato e su una cosa sono tutti d’accordo: «C’è un regolamento, per il quale è pacifico che la polizia provinciale possa usare le auto di servizio anche per gli spostamenti, da e per casa. Se poi qualcuno è andato oltre a quanto previsto, allora è giusto che ne paghi il prezzo, ma le indagini sono ancora in corso, di conseguenza non siamo in grado di dire qualcosa di più preciso. Osservo che c’è un intero corpo sotto inchiesta, non poche guardie. Le auto in dotazione sono una ventina, possibile che tutti non abbiano rispettato le disposizioni?».

In mezzo a quelli che potrebbero dover rispondere di peculato, ce n’è uno che è indagato per aver falsificato gli orari di lavoro. Ci può essere qualche sospetto, su qualcuno che si vedeva poco, bene che andasse era in ritardo? «Abbiamo un’azienda esterna che si occupa dei cartellini, pertanto la politica non c’entra niente. Peraltro non avrei proprio idea. Lasciamo che la procura concluda le indagini preliminari, dopo di che cominceremo ad arrivare a qualche conclusione. Bisognerà mobilitare gli avvocati, ma al di là di questo fastidio, siamo assolutamente tranquilli». (g.s.)

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