Scuola, Sospirolo sonda altre strade

Istituto comprensivo con Sedico? Moro “tratta” anche con S. Giustina, S. Gregorio e Cesiomaggiore
L'inaugurazione del nuovo ufficio postale di sospirolo. Il sindaco Renato Moro
L'inaugurazione del nuovo ufficio postale di sospirolo. Il sindaco Renato Moro

SOSPIROLO. Mentre, alla scuola media e all’asilo, fervono i lavori in vista del rientro di settembre, in consiglio comunale il sindaco Renato Moro ha parlato di situazione “in alto mare” per quanto riguarda il mondo dell’istruzione, a livello locale e provinciale. È stata la minoranza, nel consiglio di martedì sera, a chiedere chiarezza sull’argomento “scuola”.

Ma quali sono i pericoli? Innanzitutto, si rischia la reggenza per mancanza di presidi. La dirigente scolastica Loredana Molinari, che segue la media “Foscolo” nelle due sezioni di Sedico e Sospirolo, ha fatto richiesta di trasferimento a Ponte, sembrerebbe già a partire dal prossimo anno scolastico, che inizia tra meno di due mesi. «In tal caso, a seguire le medie di Sedico e Sospirolo ci sarebbe un reggente che potrebbe essere la stessa Molinari, a quel punto però presente solo al cinquanta per cento», ha spiegato Moro.

Intanto la Provincia (della quale il sindaco si è detto favorevole all’abolizione proprio in sede di consiglio) sta ragionando sull’ipotesi, più che dell’unione tra i Comuni, di una suddivisione del territorio per aree omogenee che consentirebbe, secondo Moro, di mettere insieme molti servizi, compresi quelli scolastici. Mentre il vicesindaco di Sedico, Roberto Maraga, riapre a Sospirolo la possibilità di pensare a un comprensivo unico tra i due Comuni, la maggioranza sospirolese dimostra di sondare anche altre strade. «Sono in corso degli incontri tra sindaci con Santa Giustina, San Gregorio e Cesiomaggiore, tutti Comuni con problematiche simili tra loro», rivela Moro, che per ora pensa al miglioramento delle proprie infrastrutture, così da avere istituti nuovi e a norma.

Fotovoltaico. È passata la proposta di accendere un secondo mutuo di 300 mila euro per la costruzione dell’impianto fotovoltaico in zona ex discarica. Questo andrebbe ad aggiungersi al precedente già attivo per 200 mila euro sempre per lo stesso progetto. La variazione è stata possibile grazie alla corretta interpretazione di una norma poco trasparente sull’indebitamento dei Comuni che porta il limite di indebitamento nell’anno all’otto per cento e non al quattro come sembrava inizialmente.

Servizi sociali. È stato accolto il progetto di pubblica utilità, finanziato da Regione e Consorzio Bim, per aiutare le persone disoccupate prive di ammortizzatori sociali. Due sospirolesi, di quaranta e cinquant’anni, saranno così impiegati per quattro mesi di lavoro in opere socialmente utili, come pulizia e manutenzione del territorio; a portare avanti l’iniziativa è la cooperativa La Via di Agordo.

Federico Brancaleone

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