Scuola e palestra nuove, la firma è vicina

Si sblocca il progetto finanziato con il fondo Brancher, a Lamon e Sovramonte cantieri in vista
Di Raffaele Scottini

LAMON. Si mette finalmente in moto la macchina del primo fondo Brancher, quello che a maggio dell’anno scorso aveva premiato il progetto per la “riqualificazione strutturale dell'istituto comprensivo scolastico di Lamon e Sovramonte” con quasi 6 milioni di euro. Dopo l'intoppo dell'Odi (l'organismo di indirizzo), prima soppresso e in un secondo momento resuscitato, il ricorso (poi ritirato) di alcuni Comuni esclusi dal finanziamento e l'ostruzionismo di Bolzano che non versa la sua quota (ma è arrivata la bocciatura del conflitto di attribuzione sollevato dalla Provincia autonoma), adesso lo stallo è finito. A giorni la giunta lamonese approverà la convenzione che il sindaco Vania Malacarne è andata a discutere a Verona con Brancher e gli altri funzionari dell'Odi. Seguirà la firma e quindi prenderà il via l'iter con l'apertura della gara per la progettazione definitiva (al momento c'è il preliminare). Dal giorno della sottoscrizione ci saranno tre anni di tempo per la realizzazione del distretto culturale, sportivo e ricreativo. «È una fase delicata. La convenzione regolerà i rapporti tra Comune e Odi, che si rapporterà con Lamon, in qualità di ente capofila, anche per la palestra di Sovramonte. Stiamo definendo con cura le procedure, perché si tratta di un appalto importante e bisogna partire bene», spiega il primo cittadino dell'altopiano Vania Malacarne. «C'è un clima costruttivo e sereno».

L'intervento prevede la demolizione delle attuali scuole medie e la costruzione di un nuovo edificio in via Ferd a Lamon per l'accorpamento di elementari (al piano terra) e medie (al primo), con accessi separati per tenere distinti i due livelli educativi come richiesto dagli insegnanti. Sarà abbattuta e ricostruita anche la palestra a Sovramonte, che rinascerà ad uso polifunzionale, con la possibilità di ospitare manifestazioni e diventare all’occorrenza la base per la protezione civile. Quanto alle motivazioni dell'intervento, lo scopo, recitano le linee di indirizzo del piano, è «rendere più elevata qualitativamente la vita degli abitanti attraverso la realizzazione di moderne strutture fondamentali per lo sviluppo dell'istruzione e dello sport, perché le comunità locali sono convinte dell'importanza strategica della presenza della scuola come condizione determinante per la loro stessa sopravvivenza». Un altro ordine di ragioni che induce l'amministrazione lamonese a realizzare il complesso deriva dalla volontà di razionalizzare la gestione delle due scuole che attualmente occupano sedi diverse e relativamente lontane tra loro. Secondo punto riguarda la dimensione urbanistica: le elementari in via Paganini sono dotate di un accesso difficoltoso per le auto e non hanno possibilità di ampliamenti volumetrici.

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