Scintille tra Alano a Mel per i posti letto

FELTRE. Paolo Perenzin è sindaco di Feltre e da ieri anche presidente dell’esecutivo in seno all’Usl, con votazione unanime di colleghi e consiglieri delegati dei diciotto comuni. Fatto l’esponente del Comune capoluogo, la conferenza ha provveduto alla nomina degli altri rappresentanti per aree omogenee. Tutti riconfermati (Oscar Dall’Agnol, Raffaella Da Ros, Giuseppe Dalla Corte, Manola Monaja, Maria Cristina Mazzalovo) salvo Clara Da Rold che ha lasciato l’incarico ed è stata sostituita da Giancarlo De Min per l’area Sedico Sospirolo. In termini di poltrone quindi è cambiato poco.
Ratificata anche la determinazione delle quote dei Comuni per funzioni sociosanitarie obbligatorie e delegate che nell’esercizio finanziario 2012 incideranno per due milioni 608 mila euro con un risparmio di circa quarantamila euro prodotto dalla gestione associata dei minori in comunità. Tutto questo è stato approvato e ratificato nella seduta pubblica, di conferenza dei sindaci si trattava infatti, a porte chiuse. Una scelta, questa, sulla quale sembra si sia orientata la maggior parte degli amministratori anche dopo la discussione delle nomine politiche per aree.
Così il confronto ha potuto toccare liberamente alcuni temi, primo fra tutti quello delle strategie di Usl-Regione per far fronte al bisogno assistenziale alla luce del nuovo corso sanitario. Così ecco l’ospedale di comunità con i primi quindici posti letto collocati nella casa di riposo di Alano che si è fatta trovare pronta con un progetto innovativo che ha conquistato la Regione. Il progetto avrà carattere sperimentale per la durata di un anno a partire dal primo settembre. Agli ospiti, anziani in dimissione protetta dall’ospedale, l’Usl fornirà farmaci e presidi. Il costo procapite diurno è di settanta euro senza alcuna compartecipazione degli assistiti. Altre case di riposo si erano candidate ad ospitare posti letto per l’ospedale di comunità. Così è toccato al direttore generale Bortolo Simoni dirimere il diverbio scoccato fra i sindaci di Alano di Piave e di Mel. Ci sono altri quindici posti letto, nel piano attuativo dell’Usl, si è detto, da distribuire fra i centri servizio del territorio che si sono adeguati agli standard per offrire questo servizio.
Altra questione per la quale si è investita la dirigenza strategica dell’Usl è quella delle lunghe attese al pronto soccorso da parte di grandi anziani che non troverebbero risposte al bisogno sociosanitario. Su questo si è espresso, in particolare, il vicesindaco di Seren con delega alle politiche sociali, Livio Scopel che ha auspicato, richiamandosi alle future riorganizzazioni territoriali che puntano ad un’assistenza sanitaria più estesa sul territorio, una maggiore collaborazione con i medici di famiglia. Questo dovrebbe tradursi, ha detto Scopel con l’approvazione di altri colleghi, nell’obbligatorietà delle visite domiciliari in considerazione delle criticità degli anziani che, anche se classificati come codici bianchi, “non possono passare ore intere in attesa di visita al pronto soccorso”.
Altra richiesta, quella di istituire le ormai famose corsie preferenziali per gli anziani portati in ospedale dalle case di riposo.
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