Scienze naturali nell’ex Civico
BELLUNO . Quale futuro per Palazzo dei Giuristi? Con l’inaugurazione del nuovo museo civico e il passaggio a Palazzo Fulcis di gran parte delle collezioni precedentemente esposte nel palazzo in piazza Duomo, il ruolo dell’antica sede del museo civico è quanto mai incerto nella riorganizzazione museale cittadina.
«Palazzo dei Giuristi è attualmente inserito nel piano di alienazioni e valorizzazioni immobiliari del Comune», ha spiegato l’assessore Marco Perale. L’iscrizione dell’immobile nella lista delle proprietà in vendita dura tre anni e l’ex sede museale, valutata circa 700 mila euro, dovrà restare a disposizione ancora per un altro anno.
«Nessuno si è fatto avanti per il momento», ha continuato Perale. «Passato questo periodo, se dovesse rimanere invenduto, penseremo a come riutilizzarlo. Al momento contiene ancora la sezione archeologica della precedente esposizione museale che, con la riapertura di palazzo Bembo, verrà spostata nella sua nuova sede. Una volta che il palazzo sarà vuoto, una delle idee è di utilizzarlo per raccogliere ed esporre tutti quei frammenti di storia bellunese rimasti dispersi sul territorio, penso ad esempio all’urna che si trova presso la struttura dell’Usl a San Gervasio o ad altro materiale rimasto nei depositi del Comune e a Padova».
L’altra ipotesi ventilata è di utilizzare Palazzo dei Giuristi come sede del futuro museo di scienze naturali, ma non se ne saprà nulla prima dell’elezione del presidente del Parco.
«Sono tutti progetti che prevedono cinque anni di finanziamenti da parte del Comune» ha concluso Perale «sperando che una volta raggiunto l’avvio dell’attività turistica possa esserci un ritorno economico importante per tutta la città». Palazzo dei Giuristi è stato eretto nel 1664 dal Collegio dei Giuristi che riuniva tutti i bellunesi laureati in diritto presso l’Università di Padova e fu la sede da cui il Collegio esercitò funzioni di pubblica assistenza in favore dei bisognosi fino alla caduta della Repubblica di Venezia. Successivamente fu scelto come sede del museo civico dal 1876 al 2016, anno in cui le collezioni esposte vennero trasferite a Palazzo Fulcis. (f.r.)
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