Barista in nero, sospeso un locale di Feltre
Raffica di controlli dei carabinieri del Nucleo ispettivo del lavoro in tutto il Bellunese, sanzionate 14 aziende, multe per oltre 170 mila euro

Un bar di Feltre sospeso perché dietro il bancone lavorava una persona in nero e 14 aziende in tutto il territorio provinciale sanzionate per inadempienze alle normative sul lavoro, con multe per oltre 170 mila euro. Questo il bilancio di un'ampia operazione di controllo dei carabinieri del Nil (Nucleo ispettivo del lavoro) di Belluno, con il supporto dell’Arma territoriale.
I carabinieri del Nil di Belluno hanno effettuato molteplici controlli su tutto il territorio provinciale, finalizzati a verificare la regolare occupazione dei lavoratori e il rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. L’attività ispettiva, condotta anche a seguito di un’approfondita analisi info-operativa basata su dati condivisi con l’Arma territoriale, ha interessato principalmente i settori dei pubblici esercizi, dell’edilizia e dell’agricoltura.
Nell’ambito degli esercizi pubblici, un bar situato a Feltre è stato sospeso per aver impiegato “in nero” un lavoratore privo di qualsiasi copertura assicurativa e previdenziale che è stato individuato dai militari dietro il bancone mescita, intento a servire la clientela.
I controlli si sono svolti nei comuni di Alpago, Belluno, Livinallongo del Col di Lana, Limana, Pieve di Cadore, Feltre, Setteville, Pedavena, Pieve di Cadore, Tambre, Soverzene, Vigo di Cadore, Santo Stefano di Cadore, volti a garantire il rispetto della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, hanno permesso di riscontrare la presenza di numerose violazioni e di individuare complessivamente 14 aziende inadempienti, tra cui 4 aziende agricole, 1 cantiere edile, 8 pubblici esercizi (bar e alberghi), 1 esercizio commerciale.
Tra le sanzioni contestate, l’omessa formazione dei lavoratori e la mancata sorveglianza sanitaria degli stessi, l’omessa nomina del medico competente, luoghi di lavoro e attrezzature non conformi ai requisiti generali di sicurezza, omessa adozione di adeguate impalcature nei lavori in quota, omesso aggiornamento del documento di valutazione dei rischi, omessa individuazione e nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione e del preposto.
Nel complesso, i controlli effettuati hanno permesso di riscontrare numerose violazioni, a seguito alle quali sono state irrogate sanzioni e ammende per oltre 170.000 euro.
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