Schianto a Cima Gogna muore giovane operaio

Schianto mortale a Cima Gogna. Nell’impatto tra la sua Volkswagen Golf bianca e un furgoncino, ha perso la vita Antonio Briguglio, un 29enne palermitano di Gratteri, che lavorava come dipendente della Senfter di San Candido (Bolzano). L’incidente è avvenuto intorno alle 14.30, sulla statale 52 Carnica, in un tratto rettilineo, all’altezza del bar Bianco.
Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Cortina, il giovane siciliano stava procedendo in direzione Santo Stefano di Cadore, quando per cause che sono ancora in corso di accertamento (forse un malore) ha invaso la corsia opposta, proprio mentre stava arrivando un furgoncino. L’impatto è stato inevitabile e anche violento: il muso è saltato e il cofano si è come accartocciato. Ad avere la peggio Briguglio, che sarà estratto dall’abitacolo dai vigili del fuoco del distaccamento di Santo Stefano, in collaborazione con i volontari di Auronzo e deposto della barella arrivata con l’ambulanza del 118. Il medico ha cercato di rianimare il paziente, ma non è riuscito a salvargli la vita. Non sono bastati tutti i tentativi, a quel punto non c’è stato altro da fare che constatarne il decesso e avvertire il magistrato di turno Roberta Gallego per la rimozione della salma e il trasporto all’obitorio di Auronzo.
Quando si verifica un incidente mortale, in Procura della Repubblica si apre un fascicolo per omicidio stradale, ma almeno per il momento prevale la tesi che sia stato Briguglio a invadere l’altra corsia e non la conducente del furgone Volkswagen Caravelle, che ha riportato conseguenze molto limitate. Fino a ieri sera, si parlava di contusioni alle gambe, in particolare a un ginocchio. Più che altro per precauzione, è stata accompagnata al Pronto soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II di Pieve di Cadore per essere sottoposta ad alcuni esami utili a escludere fratture, ma è stata dimessa già nel tardo pomeriggio con una prognosi molto limitata. I rilievi di legge da parte dei militari sono ancora in corso e nelle prossime ore potrebbe essere sentita, per dare la sua versione dei fatti.
La strada è dritta, ma in quel tratto non sono mancati altri incidenti, negli ultimi anni, spesso dovuti all’alta velocità o a sorpassi azzardati. Almeno per ora, non risulta che ci siano dei testimoni oculari: a quell’ora, il bar era chiuso per la pausa pranzo, da capire se ci fosse qualcuno in sosta nel piazzale.
La Carnica è rimasta chiusa per almeno un paio di ore, in entrambi i sensi di marcia. Il tempo che ci hanno messo i vigili del fuoco a liberare la carreggiata dai detriti e a bonificarla dalla presenza di eventuali sostanze oleose, in attesa dell’arrivo dei carri attrezzi per la rimozione dei veicoli. Il traffico è stato deviato su una stradina secondaria, che corre accanto alla statale, in una giornata di grande afflusso di turisti. In giornata, si saprà che iniziative intende prendere il magistrato, nel frattempo già ieri sera il padre e il fratello di Briguglio hanno preso un aereo, all’aeroporto palermitano di Punta Raisi.
Sempre ieri pomeriggio, ci sono stati degli altri incidenti, ma dalla conseguenze molto meno gravi. Un motociclista e un automobilista sono entrati in collisione a Tai di Cadore e c’è stato uno schianto tra due motociclette a Cavassico Inferiore, nella zona di Trichiana. Per tutte le persone coinvolte negli schianti, conseguenze fortunatamente non gravi. —
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