Scandalo con dimissioni ad Are Stoccolma appare in difficoltà

Il Movimento 5 Stelle per bocca del ministro Lezzi apre alla possibilità che il governo stanzi dei fondi per i Giochi

CORTINA. Vuoi vedere che la Svezia si è fatta lo sgambetto da sola. E che in Italia il M5S cederà al finanziamento, almeno in parte, della candidatura. La giornata di ieri ha riservato sorprese incoraggianti al tandem Milano-Cortina. A Stoccolma, proprio nei giorni in cui la Commissione del Cio sta vagliando i presupposti di quell’offerta, scoppia uno scandalo che coinvolge Pär Nuder. L’ex ministro delle Finanze ha rassegnato le dimissioni da presidente del board di SkiStar, la società che gestisce l’hub di Are, il contraltare di Cortina per i Giochi del 2026.

Il 56enne Nuder, che dal 2004 al 2006 è stato titolare delle Finanze svedese, è stato accusato – così riferisce la piattaforma Inside the Games – di un non meglio specificato “comportamento inappropriato” durante i recenti campionati mondiali di sci ad Are, dove si è recata, per la circostanza, anche una delegazione di Cortina, in capo il sindaco Gianpietro Ghedina.

Mentre i delegati Cio sono ancora in zona (e arriveranno in Italia il primo aprile), un portavoce di Stoccolma-Are 2026 si è subito affrettato a precisare che Nuder non faceva parte della delegazione di SkiStar che aveva incontrato, poche ore prima, proprio quella delegazione. E che, in ogni caso, non ha nessun ruolo attivo nella campagna. “Non ho oltrepassato nessun confine, questa è una voce malevola”, ha spiegato Nuder in tivu.

Sia il presidente Luca Zaia che il sindaco Ghedina si guardano bene dal commentare; tanto meno lo si fa in sede Coni. Piuttosto si considera come una novità del tutto positiva l’esternazione ieri di Barbara Lezzi, ministro per il Sud, a riguardo dell’auspicato sostegno finanziario da parte del Governo. Come si sa, ci sono circa 400 milioni da trovare, oltre ai 900 e più che metterà il Cio. «Avevamo capito che per le Olimpiadi invernali 2026 le Regioni fossero autosufficienti, ma se ci sono altre esigenze, da parte nostra c’è apertura a discuterne. Senza nessuna preclusione», ha dichiarato a margine di una visita alla fiera Made Expo, fiera dell’architettura e dell’edilizia, a Rho (Milano). In questi giorni, ripetutamente, sia il governatore Zaia, che il vicepremier Matteo Salvini e il sindaco di Milano Giuseppe Sala, hanno fatto notare che il governo, dopo aver trovato i fondi per le finali Atp di tennis di Torino, non può negare le attese garanzie a Milano-Cortina.

«Non ne facciamo una questione di bandierine, ma di opportunità, di progetti e soprattutto di ricadute sul territorio – ha risposto la ministra – Se prima non avevano esigenze e invece adesso ne hanno – ha spiegato l’esponente del Movimento 5 Stelle – ne discuteremo tranquillamente. È chiaro che, nei limiti delle risorse disponibili, cercheremo di aiutare, perché se si parla di grandi eventi che hanno una ricaduta positiva sui territori noi siamo aperti a discutere». Lezzi, in sostanza, ha smentito il sottosegretario Valente, sempre del M5S, che nei giorni scorsi aveva evidenziato l’improponibilità del confronto tra Apt di Tennis ed Olimpiadi. —

F.D.M.

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