Santa Giuliana festeggia i 300 anni

CORTINA. Il grande giorno è arrivato: domani grande festa alla chiesetta di Alverà. In occasione dei 300 anni dalla consacrazione della cappella di Santa Giuliana ad Alverà, la cui benedizione risale...

CORTINA. Il grande giorno è arrivato: domani grande festa alla chiesetta di Alverà. In occasione dei 300 anni dalla consacrazione della cappella di Santa Giuliana ad Alverà, la cui benedizione risale al 5 settembre 1713, alle 10 si celebrerà una messa solenne. Seguirà la benedizione dei lavori di restauro recentemente conclusi. Dalle 13 alle 19 si svolgerà invece una pesca di beneficenza il cui ricavato sarà interamente devoluto ai lavori di restauro.

I biglietti sono disponibili al panificio Santuz in via Cesare Battisti, al negozio d’abbigliamento “Magazzini d’Ampezzo” in via Bepin e direttamente ad Alverà domani.

Le opere, eseguite su progetto dell’architetto Gianluca Ghedini, sono consistite nella pulitura dei prospetti esterni dell’edificio con recupero degli strati di finitura più antichi, nella pulitura e nel consolidamento degli elementi in pietra e dei serramenti, nella sostituzione di alcune parti della copertura in lamiera del tetto (carteggiata e riverniciata), nella sistemazione del campanile, nell’impermeabilizzazione e nel drenaggio della muratura perimetrale. La chiesa è ad unica navata e di chiaro gusto settecentesco. L’unico altare ospitato all’interno è tra i più pregevoli esempi di altare ligneo con colonne ornate da pampini e grappoli d’uva del secolo XVII ancora esistenti a Cortina.

Questo contiene una pala di modesta fattura che raffigura Santa Giuliana, Sant'Antonio da Padova e la Vergine col Bambino circondati da angeli e cherubini. Santa Giuliana è raffigurata anche in una bella tela di scuola veneta, datata 1692 e posta sulla parete laterale destra, che presenta la Santa come una ricca cortigiana, ornata dal diadema e da luccicanti orecchini.

In una teca in vetro collocata nella parete sinistra, si conserva un’interessante statua lignea della Vergine, detta la “Madonna con melograno” che, benché rovinata dalle ridipinture, conserva ancora i caratteri stilistici della scultura di gusto gotico presenti nell’area alpina nel XVI secolo. Poiché la cappella non disponeva né di denaro, né di altri beni, e nella convinzione che sistemarla significava onorare ciò che, con tanti sacrifici, gli antenati erano riusciti a creare, la giovane gastalda della frazione ampezzana, Giorgia Alverà, pur consapevole delle grandi difficoltà, si è fatta in quattro, in questi ultimi tre anni nel cercare collaborazione.

L'amministrazione comunale è intervenuta con un contributo di 10 mila euro. I confratelli della cappella, i residenti nel villaggio, tanti enti ed associazioni di Cortina e numerosi privati hanno risposto prontamente collaborando in vari modi alla realizzazione degli interventi necessari. Non solo, dunque, mettendo a disposizione del denaro.

Domani si festeggerà la ristrutturazione con un appuntamento che sarà aperto a tutti i fedeli della comunità ampezzana. (a.s.)

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