San Vito, il rifugio Larin riapre rifatto dentro e fuori

Comune e Cooperativa Cadore diversificano così un’offerta che dà già tanto al turista in una location straordinaria

SAN VITO. Dopo diversi anni di chiusura riaprirà oggi il rifugio Larin, di proprietà comunale, posto nella soleggiata località dell’Alpe di Senes.

L’amministrazione comunale di San Vito ormai da qualche anno stava lavorando alla riapertura della struttura e, grazie alla proficua collaborazione con la Cooperativa sociale Cadore, da quest’inverno turisti e valligiani potranno tornare a rifocillarsi al caldo del rifugio situato a 1. 213 metri di quota con vista privilegiata sull’Antelao.

«Si riapre quello che è un punto di riferimento per il turismo del nostro Comune», dichiara il sindaco Franco De Bon, «l’apertura va a diversificare un’offerta già importante rivolta al turista, in una location straordinaria».

Soddisfatto anche Andrea Fiori, vice sindaco e assessore al Turismo, che nel raggiungimento dell’obiettivo della riapertura ha avuto un ruolo molto importante.

«Riusciamo finalmente a rimettere in attività un rifugio chiuso da anni», commenta, «grazie anche ai lavori di miglioramento della struttura e degli esterni effettuati in questi mesi. Ora, raggiunta la riapertura, il nostro obiettivo è dare continuità al progetto; e perché ciò accada è fondamentale riuscire a trovare un accordo pluriennale con le Regole per l’utilizzo dei terreni circostanti; auspichiamo che tutto ciò possa avvenire al termine della stagione invernale appena avviata».

Da oggi il rifugio sarà a disposizione di tutti.

«Un ringraziamento va fatto in primis al Comune di San Vito», sottolinea Matteo Toscani, presidente della Cooperativa Sociale, «per la fiducia riposta nei nostri confronti; ma al contempo il mio grazie va anche ai lavoratori della nostra struttura che fin dalle prime battute hanno messo a disposizione entusiasmo e grande professionalità».

Già a partire da questo fine settimana la struttura aprirà i battenti, anche se l’inaugurazione ufficiale è fissata per venerdì 20 dicembre dalle 17, con un aperitivo in musica per conoscere i nuovi gestori e apprezzare le migliorie fatte in questi mesi da Comune e Cooperativa, sia alla struttura e sia all’ambiente esterno. Il rifugio è stato infatti ritinteggiato e all’esterno è stata realizzata una terrazza panoramica che permette di apprezzare ancor di più la vista dell’intera valle del Boite.

Nel periodo delle festività natalizie sarà possibile mangiare piatti della cucina tradizionale fatti in casa sia a pranzo e sia a cena; l’apertura sarà poi garantita fino alla fine di marzo,anche se ad oggi la gestione si riserva di valutare giornate e orari sulla base delle frequentazioni di questo primo periodo. Il rifugio ha il grande valore di essere facilmente raggiungibile sia con mezzi motorizzati e sia a piedi essendo situato a soli 2, 5 km dal centro del paese.

Tra le novità messe in campo dalla Cooperativa ci sarà la possibilità di noleggiare le ciaspe sul posto per escursioni sulla coltre bianca. La prima neve è già scesa e le giornate particolarmente limpide di questo periodo non possono che far ben sperare per una stagione positiva; alla base del progetto tra Comune e Cooperativa c’è l’idea di offrire un’opportunità in più per vivere e soprattutto gustare un’esperienza immersi tra le Dolomiti patrimonio mondiale dell’umanità. —


 

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi