«San Lorenzo», un parco che piace

BELLUNO
Nel capoluogo i parchi per bambini sembrano abbastanza ben curati.
Dopo il Parco Città di Bologna della scorsa settimana, oggi si “fa tappa” a quello di San Lorenzo, l’area verde al di sotto della zona residenziale di Mussoi, all’ingresso della pista ciclabile che passa sopra l’ospedale San Martino e porta alla frazione di Mier.
Un parco certo non frequentato come quello comunale cittadino in centro a Belluno, ma su cui “fanno riferimento” parecchie famiglie che risiedono nell’area circostante.
Lo stato dei giochi per i più piccoli, dalle altalene agli scivoli, dai dondoli alla struttura “a castello”, è buono (con la sola eccezione di un dondolo, una cui parte è spezzata, senza però pregiudicarne l’utilizzo). E gli attrezzi non sono “deturpati” da scritte con pennarelli o indelebili.
Lo stesso non si può però dire del gazebo in legno che, pur se in condizioni migliori rispetto a quello presente al Città di Bologna, non è stato certo risparmiato da frasi di ogni tipo, che arrivano a parolacce ed espressioni oscene.
Intorno al gazebo alcuni mozziconi di sigaretta e cartacce. Per il resto il parco è abbastanza pulito: prati, piante fiori e fiori sono ben tenuti. Forse una “sfogliatina” dovrebbe essere data alle siepi che circondano le prime panchine che si trovano all’ingresso del parco.
Ci si imbatte in qualche cartaccia o bottiglia (gettate dove non si dovrebbe) se ci si sposta nel lato più ricco di vegetazione.
«L’area è abbastanza tranquilla», dicono un paio di mamme che frequentano quotidianamente il parco con i propri pargoli, «forse sarebbe utile che qualcuno facesse un po’ di pulizia il lunedì mattina, passato il fine settimane, quando di solito il parco è più affollato del solito».
«Dalla sera e fino a mezzanotte», afferma un’anziana che abita nella zona e che sta passando lungo la pista ciclabile, «ci sono ragazzini che vengono qui al parco e fanno un po’ di confusione. Poi è un peccato che alcune piante dell’area verde stiamo morendo. C’è chi viene qui e si porta via i rami dei pini con aghi lunghi».
«È un po’ che non lo frequento perché i miei figli sono cresciuti», aggiunge un’altra signora del posto, «però ricordo che non mi piaceva molto passare per il parco quando faceva buio. Comunque ora complessivamente la struttura è tenuta bene. Piuttosto poco curata è la stradina che porta dalla ciclabile al retro del supermercato vicino all’ospedale. Non è molto un bel vedere».(m.r.)
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