Salute e lavoro, le preghiere dei fedeli a Papa Luciani

Tutte le richieste di aiuto sono state raccolte e raccontano le difficoltà e le speranze di una generazione che non ha dimenticato don Albino 



CANALE D’AGORDO

«Caro Giovanni Paolo –vi domando di donare a mia figlia Emmanuelle un lavoro, ha dei diplomi ma è stata drogata e adesso non ha più voglia di niente». Era il 13 novembre dell’anno scorso quando all’ingresso della chiesa di Canale d’Agordo veniva imbucata questa sollecitazione in francese. I.G. invece arriva dalla Catalogna per chiedere la protezione del Papa del sorriso sulla propria famiglia. «Papa Luciani, il ricordo che ho di te è che sono stata cresimata da te, ti ho sempre ammirato come persona, come vescovo e come Papa. Aiuta mia nuora a portare avanti la gravidanza. Aiuta Asya a fare pace con il papà, e Aurora ad essere serena».

Le invocazioni raccontano i disagi di una generazione: «Caro Papa Luciani, ti prego per quel ragazzo che sai tu; intercedi perché trovi un lavoro dignitoso. Grazie». Cose da far sorridere? Forse sì, ma sino ad un certo punto. Perché a 40 anni di distanza dall’elezione di Luciani al soglio pontificio e dalla sua morte la devozione nei suoi confronti si sta moltiplicando anziché consumarsi. E lo dimostrano proprio i volumi delle grazie.

«Le preghiere a Giovanni Paolo I sono soprattutto richieste di aiuto e intercessione, ma anche ringraziamenti per la vicinanza in momenti di malattia o difficoltà, per i doni ricevuti e sempre pensieri di affetto e di stima verso il Pontefice bellunese – spiega Chiara Serafini che ha studiato queste testimonianze. «Con tutto il cuore ti chiedo un grandissimo aiuto per la malattia di mia moglie e di restare sempre vicino a lei, le mie figlie e a me», si legge ancora, oppure: «Caro nostro Papa Albino, chiediamo la protezione tua per le nostre bambine Chiara e Sara. In modo particolare ti chiediamo di guarire la malattia al cuore di Sara. Chiediamo umilmente la tua intercessione. Papà e mamma».

L’intercessione del Papa del sorriso viene sollecitata soprattutto per uscire dal tunnel della malattia. «Caro papa Giovanni Paolo I, ho bisogno di un miracolo», scrive Milena S. di 46 anni e 4 bambine, con un cancro alle vertebre . «Caro Papa Luciani, intercedi per Marika che trovino la strada giusta per guarirla. Tu sai tutto. Anna, una mamma disperata», si legge ancora. Siamo in febbraio e due genitori arrivano ad Agordo per implorare Giovanni Paolo I. «Caro Papa Albino Luciani, siamo a chiedere al Signore per la tua intercessione la grazia di guarigione per nostra sorella Barbara, come tu sai, gravemente ammalata e ricoverata in gravi condizioni. Abbiamo la certezza che egli che tutto può, ascolterà la tua richiesta e accetterà le nostre preghiere per la grazia che ardentemente chiediamo. Con grande fiducia, mamma e papà».

Ma Luciani ascolta? Certo che sì, a leggere altre testimonianze, perché oltre alle richieste ci sono anche diverse persone che ringraziano per essere state aiutate da Papa Luciani. Un altro riconoscimento: «Venerabile Papa Luciani. Ti porto il mio grazie dal profondo del cuore per la mia amica Dolores. L’operazione è andata bene e la mia preghiera ascoltata. Grazie papa buono». C’è chi ritorna addirittura dopo 10 anni per ringraziare. «Quasi dieci anni tra poco meno di un mese, dal tuo aiuto. Grazie se sono qui e posso ancora vivere, pregare e ringraziare». —



Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi