Roccasecca si salva, all’Ideal Standard di Trichiana si attende

Lo stabilimento laziale passa a Saxa Gres. In Sinistra Piave sindacati e lavoratori aspettano ancora il piano industriale 
Trichiana, 28 aprile 2009. conferenza stampa alla ceramica dolomiteLa sede della Ceramica dove si e' svolta la conferenza dei sindacati
Trichiana, 28 aprile 2009. conferenza stampa alla ceramica dolomiteLa sede della Ceramica dove si e' svolta la conferenza dei sindacati

TRICHIANA . Lo stabilimento di Roccasecca è salvo. Non produrrà più sanitari, ma l’impianto e i posti di lavoro resteranno in piedi. Grazie a un accordo siglato ieri tra Ideal Standard e Saxa Gres e a un piano di investimenti supportato da Governo e Regione Lazio per 30 milioni di euro. Il sito che impiega circa 300 persone passerà a produrre sampietrini da materiale di scarto. La Saxa Gres, infatti, realizza piastrelle e materiali per la pavimentazione, valorizzando anche il riutilizzo ecosostenibile dei rifiuti.

La fabbrica di Trichiana rimane dunque l’unica in Italia del gruppo Ideal Standard. La notizia positiva del rilevamento in continuità aziendale di Roccasecca è arrivata in Sinistra Piave già ieri mattina. «Se tutto è effettivamente come riportato, e c’è l’assicurazione che i lavoratori manterranno il loro posto di lavoro, non possiamo che essere contenti per il buon esito della trattativa, iniziata nei mesi scorsi dopo che l’Ideal aveva deciso di chiudere in Lazio», sottolinea Denise Casanova, segretaria Filctem Cgil. «Detto questo, allo stato attuale rimaniamo soltanto noi. Il gruppo ha cessato l’attività a Brescia, a Orcenigo e ora Roccasecca è stata rilevata. Non nascondo la mia forte preoccupazione per la mancanza di un piano industriale. Sul futuro di Trichiana non sappiamo ancora alcunché, nonostante i ripetuti solleciti all’azienda».

Il piano viene richiesto da più di un anno dai sindacati. «L’azienda non si è espressa in alcun modo. È ovvio che nasca il sospetto sul fatto che ci sia qualcosa che non va», continua la Casanova. «L’attenzione, quindi, resta molto alta». Presto, molto probabilmente già la prossima settimana, ci saranno degli incontri con l’azienda a livello locale, a Trichiana, «ma è ovvio che aspettiamo delle risposte dalle alte sfere, quelle che, alla fine, prendono le decisioni», dice ancora la Casanova con Nicola Brancher, segretario Femca Cisl. «Al Mise», spiega Brancher, «dobbiamo chiedere la conferma degli impegni già presi dall’azienda».

«In queste ultime settimane», spiega Gianni Segat della rsu, « non abbiamo sollevato l’argomento piano industriale perché sul tavolo c’era la delicatissima questione di Roccasecca», commenta, «ma ora che si è risolta bisogna parlare di cosa accadrà a Trichiana. C’è bisogno di un piano industriale ampio, che dia assicurazioni sulla tenuta dello stabilimento».

Ieri il ministro Carlo Calenda, ha fatto sapere che il passaggio formale tra Ideal Standard e Saxa Gres avverrà il 22 febbraio. Tutto è stato fatto in tempi record per evitare che la procedura di mobilità avesse corso: sindacati e azienda stanno procedendo per revocarla. Il ministro ha spiegato che l’operazione avverrà in continuità aziendale, in quanto si tratta del passaggio di un ramo d’azienda. Non c’è un controvalore per il passaggio, anzi: Ideal Standard contribuirà con una “dote”. I lavoratori, come dichiarato dal ministro, non saranno neppure riassunti, ma passeranno direttamente alla nuova proprietà. Il 22 febbraio partirà il confronto, che dovrà concludersi entro fine mese, per il trasferimento dei dipendenti ai sensi dell’ex articolo 47.


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