«Riprendiamo il progetto per la stazione»

Rizzo e De Pra chiedono al sindaco di sistemare il fatiscente edificio Rfi di Cadola-Soccher
Di Ezio Franceschini

PONTE NELLE ALPI. «È giunto il tempo che quel progetto esca dai cassetti del Comune, dove giace ormai da troppo tempo». Diego Rizzo e Roberto De Pra (un ex consigliere comunale e un imprenditore di Paiane) intervengono sulla questione del recupero della stazione di Cadola-Soccher, a Paiane, ripresa dalla stampa qualche giorno fa, invitando l'amministrazione comunale del sindaco Paolo Vendramini a riprendere il progetto di riqualificazione e destinazione d'uso dell'immobile di proprietà delle Ferrovie dello Stato (Rfi) redatto dall'ingegnere Alessandro Pierobon.

Una proposta per ovviare al degrado della zona denunciato dai residenti che finora, dopo due incontri organizzati dal Comune con i soggetti interessati e il gruppo di amici promotori e sostenitori dell'iniziativa, non ha più avuto seguito.

«Negli ultimi due, tre anni ci siamo impegnati per questa riqualificazione interessando anche le Ferrovie che si sono dimostrate ben disposte a cercare una soluzione anche attraverso la formula del comodato d'uso a titolo gratuito», concordano Rizzo e De Pra, «alla fine però siamo rimasti delusi dall'atteggiamento dell'amministrazione comunale che ha interrotto questo percorso evocando un compratore dell'immobile che finora non si è concretizzato».

Il sindaco Vendramini aveva infatti dichiarato che, nel caso di acquisto dell'edificio di Rfi da parte di privati per scopi commerciali, il Comune, per legge, non sarebbe potuto entrare in gioco stanziando dei finanziamenti.

La proposta di Rizzo e De Pra di riprendere il progetto, «visto che dopo cinque mesi di questo acquirente sembra non esserci traccia», è condivisa anche dall' ex sindaco Fulvio De Pasqual, che fa parte del gruppo promotore dell'iniziativa con Cesare Poncato e l'ingegnere Pierobon, e che aveva perorato la convocazione da parte del Comune di un terzo incontro e di un'assemblea pubblica per discutere la questione del recupero della zona con gli abitanti dell'Oltrerai.

Una riqualificazione, quella dell'ex-stazione, che prevedeva l'impiego di volontari per gestire attraverso un'associazione no profit quello che potrebbe ancora diventare un punto di sosta e ristoro per i frequentatori della pista ciclabile che passa lì vicino.

«Quella che un tempo è stata la stazione ferroviaria fiorita più premiata in Veneto oggi rappresenta un problema e non ancora una risorsa», si dispiace Rizzo che con De Pra rilancia l'appello perché la cosa venga dibattuta in un'assemblea pubblica riprendendo l'ipotesi della riqualificazione dell'area sulla base del progetto già in possesso del Comune.

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