Rinnovati i locali al ristorante Al Moro nel 52º del locale

BORGO VALBELLUNA. Grande festa per l’inaugurazione dei nuovi locali del ristorante Al Moro di Mel, in occasione del 52° compleanno del locale gestito dalle sorelle Luciana e Roberta Rui. La grande sala da pranzo è stata completamente rinnovata con nuove pavimentazioni, luci, serramenti, pitture ed inoltre sono stati rifatti tutti i servizi.
Un grande investimento per un locale che nei decenni è diventato un punto di riferimento per la comunità locale e per i turisti. Ciò che non è cambiato sono il calore e l’accoglienza delle sorelle Rui e del loro staff.
Molto partecipato è stato il momento in cui è entrato in scena Fabio Bonora, bravissimo ad impersonificare l’animo di Silvio Rui ed Elena Bordignon, raccontandone la loro storia e le vicende che li hanno portati ad acquisire il ristorante, facendolo diventare di prestigio nel corso degli anni.
Una interpretazione da applausi che per alcuni istanti ha riportato al Moro le figure degli storici e compianti proprietari, il cui ricordo vive quotidianamente nel locale amorevolmente gestito dalle figlie.
Ricordati anche alcuni aneddoti simpatici come quando nel 1993 Elena impedì a Silvio di uscire per il quotidiano allenamento in bicicletta perché il giorno dopo, per le strade bellunesi, sarebbe passato il giro d’Italia ed il ristorante era prenotato per alcuni amici di vecchia data come Candido Cannavò, direttore della Gazzetta dello Sport e Gino Bartali, famoso ciclista.
Dopo la benedizione impartita da don Massimiliano, Roberta Rui ha voluto ringraziare la gente accorsa all’inaugurazione, tutte le ditte che hanno partecipato ai lavori di ammodernamento e lo staff che da sempre lavora con loro. Toccante il momento dei ringraziamenti verso le famiglie e nei confronti della sorella Luciana. Presenti tanti amici, ma anche molti membri di associazioni di volontariato, sportive e politici locali a testimoniare di come il ristorante Al Moro abbia sempre saputo radunare ai propri tavoli tutte le varie componenti della vita sociale cittadina. Un orgoglio per la famiglia Rui e per tutta la comunità zumellese. —
Alex De Boni
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