Rinnovata la concessione ai pescasportivi del Bacino 7

ALPAGO
Rinnovata dalla Provincia per 10 anni la concessione all’associazione dei pescatori del bacino 7 dell’Alpago. L’affido, previo bando, è avvenuto con il metodo dell'offerta economicamente più vantaggiosa per la gestione della pesca sportiva e dilettantistica delle acque del lago di Santa croce e dei torrrenti della Conca. L’importo a base d'asta è di 2.262 euro all’anno per un valore dell'appalto di 22.620 euro.
«La concessione per la gestione della pesca ricalca qulla scaduta l’anno scorso e la sua tipologia è rimasta invariata», spiega il presidente del bacino di pesca, Celeste De Piccoli, «il canone che paghiamo deriva dalle quote associative dei 650 soci e dai permessi ai pescatori che vengono da fuori». In primo piano c’è lo sviluppo del centro ittiogienico sul lago di Santa Croce (diventato anche orto botanico), di cui il Comune di Farra ha recentemente ufficializzato la completa gestione in capo all’associazione dei pescatori. «Stiamo per la prima volta allevando il coregone, nutrendo alcune migliaia di esemplari in impianto fino a farli raggiungere una misura di 5-6 centimetri prima di rilasciarli nel lago», prosegue De Piccoli, «per fare questo ci siamo dotati di un macchinario che produce il plancton che serve alla loro alimentazione. Si tratta ovviamente di un esperimento, vogliamo vedere se siamo in grado di allevare e far diventare un po’grandi questi pesci, offrendogli qualche possibilità in più di sopravvivenza una volta rilasciati in acque libere». Un’attività impegnativa, quella della spremitura delle uova e in seguito del loro “imbottigliamento” e della fecondazione, ma che ha risolto uno dei problemi riguardanti l’equilibrio ittico del lago. Grazie all’attività dell’incubatoio, infatti, la mortalità delle uova, causata dall’alzarsi e abbassarsi delle acque del bacino, dovuto ai prelievi da parte dell’Enel, si è drasticamente ridotta. E il coregone è stato anche uno dei protagonisti dei piatti delle feste, grazie ad alcuni ristoranti della Conca che lo promuovono come prodotto tipico locale.
Ezio Franceschini
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