Ricorre senza avvocato la Cassazione lo stanga

BELLUNO. Ricorso fai da te in Cassazione. Per di più tardivo. Non solo Denis Polacco se lo vede respingere, ma la suprema corte lo condanna anche al pagamento delle spese processuali e della somma di 3 mila euro alla cassa delle ammende. Ci vuole un avvocato cassazionista: non ne basta uno qualunque. Il 3 luglio dello scorso anno l’uomo era stato condannato a due anni e nove mesi in abbreviato per rapina impropria di prodotti surgelati al supermercato Mega.

Poteva anche andargli peggio, perché la richiesta del pubblico ministero Gallego era stata di quattro anni e otto mesi, ma il giudice Scolozzi gli ha riconosciuto le attenuanti generiche. Difeso dall’avvocato Giorgio Gasperin, l’uomo si era visto riformare parzialmente la sentenza e allora ha deciso di provarle tutte. Lo scorso 20 marzo (e quindi in ritardo) ha presentato personalmente il ricorso in Cassazione.

L’iniziativa non poteva avere successo: il ricorso è stato dichiarato inammissibile, in quanto «proposto da soggetto non legittimato», Di conseguenza, tutta una serie di spese, che non gli sarà semplicissimo sostenere. I fatti erano del 26 giugno 2017. L’uomo era entrato come un qualsiasi altro cliente e si era diretto verso un certo reparto. Si è servito a un banco frigo e ha infilato gli articoli in una borsa termica. Non è passato per le casse, ma il suo atteggiamento deve aver insospettito l’addetto alla sicurezza che l’ha fermato poco oltre le barriere, per chiedergli lo scontrino. La sua reazione è stata violenta e repentina: due pugni alla gola e una spinta, per essere sicuro di farlo cadere, cosa che è accaduta.

Tutto questo accompagnato da una frase sugli otto anni di prigione già fatti, quindi nessuna preoccupazione. Il futuro imputato è fuggito, mentre la vittima è finita al Pronto soccorso, dove le sono state refertate lesioni per cinque giorni. –

G. S.

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